Il “Cadenzario” di Sciarrino

“Cadenzario per orchestra con solisti”, il brano composto da Salvatore Sciarrino nel 1991 in occasione della celebrazione dei 200 anni della morte di Mozart: lo propone “Migrazioni”, in onda giovedì 10 ottobre alle 22.45 su Rai 5. Si tratta di una raccolta di Cadenze per diversi strumenti, rigorosamente elaborate dai Concerti per violino, flauto, oboe e pianoforte (queste ultime scritte per il pianista Maurizio Pollini), cucite insieme da vertiginosi salti dimensionali dell’Orchestra di Padova e del Veneto che culminano in un finale a sorpresa. Tra gli interpreti, le prime parti dell’Orchestra insieme alla pianista Maria Perrotta, mentre la puntata è introdotta da un’intervista del direttore Marco Angius a Salvatore Sciarrino. La regia è di Daniele Conti.
Salvatore Sciarrino(Palermo, 1947) si vanta di essere nato libero e non in una scuola di musica. Ha cominciato a comporre dodicenne, da autodidatta; primo concerto pubblico, 1962. Ma Sciarrino considera apprendistato acerbo i lavori anteriori al 1966, perché è allora che si rivela il suo stile personale. C’è qualcosa di veramente particolare che caratterizza questa musica: essa induce un diverso modo di ascoltare, un’emozionante presa di coscienza della realtà e di sé. Si tratta di una squisita rivoluzione musicale: al centro viene posto non più l’autore o la partitura bensì l’ascoltatore. E dopo cinquant’anni il gigantesco catalogo delle composizioni di Sciarrino è tuttora in una fase di sorprendente sviluppo creativo. Compiuti gli studi classici e qualche anno di università nella sua città, nel 1969 il compositore siciliano si è trasferito a Roma e, nel 1977, a Milano. Dal 1983 risiede in Umbria, a Città di Castello.
Vastissima la sua discografia, che conta più di 140 CD, editi dalle migliori etichette in ambito internazionale, segnalati e premiati. Oltre che autore della maggior parte dei libretti delle proprie opere teatrali, Sciarrino ha una ricca produzione di articoli, saggi e testi di vario genere.
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