Stasera Retequattro, “Non ci resta che piangere”: la commedia cult di Benigni e Troisi torna in tv con i suoi segreti

Stasera in prima serata su Retequattro va in onda “Non ci resta che piangere”. Orario, trama, curiosità e retroscena del film cult di Benigni e Troisi.Stasera Retequattro, “Non ci resta che piangere” torna in tv: tutto sul film cult di Benigni e Troisi

Quando va in onda “Non ci resta che piangere” su Retequattro

Stasera, lunedì 29 dicembre, Retequattro propone in prima serata il film “Non ci resta che piangere”.
La commedia andrà in onda dalle 21.20 circa, nella fascia dedicata ai film stasera in tv.

Si tratta di uno dei titoli più amati della commedia italiana contemporanea.
Per molti spettatori è anche un classico delle feste e delle repliche televisive.

Per chi sta scegliendo cosa vedere stasera in tv, il titolo di Benigni e Troisi è una proposta centrale.
Rientra infatti tra i film più ricercati anche nelle guide tv online e sui portali di programmi stasera in tv.

La trama: un viaggio assurdo “nel 1400 quasi 1500”

Il film esce al cinema nel 1984.
È diretto e interpretato da Roberto Benigni e Massimo Troisi.

La storia segue l’insegnante Saverio, interpretato da Benigni.
Accanto a lui c’è Mario, bidello di scuola, interpretato da Troisi.

I due si ritrovano catapultati nel passato in modo imprevisto.
Finiscono infatti “nel 1400 quasi 1500”, come recita una battuta rimasta celebre.

Nel loro viaggio incontrano Girolamo Savonarola.
Si imbattono anche in Leonardo da Vinci, alle prese con i suoi esperimenti.

Non solo.
Decidono persino di tentare una missione storica.

Provano a fermare Cristoforo Colombo.
Vogliono impedire la sua partenza verso le Americhe dal porto di Palos.

La struttura del film alterna sketch, dialoghi surreali e improvvisazioni.
Per questo il film è spesso citato come modello di commedia surreale italiana.

Le curiosità: da Petrarca alla sceneggiatura riscritta

Il titolo “Non ci resta che piangere” ha un’origine letteraria.
Deriva infatti da una poesia omonima di Francesco Petrarca.

La lavorazione della sceneggiatura fu lunga e complicata.
Benigni e Troisi chiesero molto tempo alla produzione per scrivere la storia.

Si ritirarono prima a Cortina d’Ampezzo, per oltre un mese.
Non riuscirono però a trovare subito l’idea giusta.

Successivamente chiesero di spostarsi al mare, in Val d’Orcia.
Da quel periodo tornarono solo con due appunti essenziali.

“Ci perdiamo nel Medioevo” e “andiamo a fermare Cristoforo Colombo”.
Da qui nascerà tutta la struttura del film.

A metà lavorazione il materiale girato era enorme.
Alcuni episodi furono quindi cancellati in montaggio.

Uno di questi prevedeva l’amico Marco Messeri nei panni di Savonarola.
Il personaggio rimase così fuori dalla versione definitiva.

Le location del film: tra Lazio e Toscana

La commedia è anche un piccolo tour nell’Italia del centro.
Le location scelte costruiscono un Medioevo molto particolare.

La scena iniziale del passaggio a livello è girata a Capranica, in provincia di Viterbo.
Qui ha inizio il viaggio che porterà i protagonisti indietro nel tempo.

La sequenza del temporale e del fulmine è ambientata al Lago di Bracciano.
È qui che i due si rifugiano sotto l’albero, prima del salto temporale.

La celebre scena della dogana “un fiorino!” è girata al Castello di Rota, vicino Tolfa.
Si tratta di una delle sequenze più citate ancora oggi.

Gli esperimenti di Leonardo da Vinci prendono forma nel Parco archeologico di Vulci.
Siamo nella Maremma laziale, ancora in provincia di Viterbo.

Infine la corsa sulla spiaggia, verso la nave di Colombo, è girata a Cala di Forno.
La spiaggia toscana sostituisce la Palos spagnola con grande efficacia visiva.

Queste location sono spesso citate in itinerari dedicati alla commedia italiana.
Molti fan le visitano proprio grazie al successo del film.

Il finale, la locomotiva e le risate sul set

Nel finale appare una locomotiva molto particolare.
È uno degli ultimi tre esemplari funzionanti delle locomotive Gruppo 400 delle Ferrovie Calabro Lucane.

Nella stessa scena si notano eucaliptus e un campo di mais.
Il mais arriva dall’America, che Colombo stava per scoprire.

C’è poi un dettaglio celebre sulla scena della dogana.
Benigni e Troisi hanno raccontato di non riuscire a restare seri.

La scena fu girata molte volte.
Alla fine restò nel film la versione in cui i due ridono davvero.

Il successo al cinema e il ritorno in tv

“Non ci resta che piangere” uscì nelle sale italiane il 21 dicembre 1984.
Diventò rapidamente il campione di incassi della stagione 1984-1985.

Raccolse circa 15 miliardi di lire al botteghino.
Si impose come fenomeno di pubblico e di costume.

Oggi il film continua a vivere grazie alle repliche televisive e allo streaming.
La messa in onda stasera su Retequattro rilancia il titolo a una nuova fascia di pubblico.

Per gli appassionati di Benigni e Troisi è l’occasione per rivedere dialoghi memorabili.
Per i più giovani è invece un accesso diretto a un pezzo di storia della commedia italiana.

In ogni caso, la prima serata di Retequattro si costruisce attorno a un vero classico.
Un film che continua a parlare al pubblico, tra citazioni, viaggio nel tempo e umorismo malinconico.

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