Apocalisse tsunami stasera su Rai 5: ventuno anni dopo la tragedia in Indonesia

Apocalisse tsunami stasera su Rai 5: ventuno anni dopo la tragedia in IndonesiaVentuno anni fa, il 26 dicembre 2004, uno tsunami devastò l’Oceano Indiano. Fu la più grave catastrofe naturale dell’ultimo secolo con 230.000 morti. Stasera Rai 5 trasmette “Apocalisse tsunami”, puntata di “Sapiens – Un solo pianeta” dedicata a questa tragedia. L’appuntamento è fissato per le 21.20 del 24 dicembre.

La tragedia del 2004

Quella mattina, alle 7.58, un terremoto di magnitudo 9,3 sconvolse le acque al largo di Sumatra. Di conseguenza, onde gigantesche si abbatterono sulle coste dell’Oceano Indiano. Il bilancio fu drammatico: circa 230.000 vittime, di cui 40 italiane. Inoltre, si contarono migliaia di dispersi e milioni di sfollati. I danni economici ammontarono a 10 miliardi di dollari.

La trasmissione torna sui luoghi del disastro per capire cosa è accaduto. Inoltre, il programma indaga sulle lezioni apprese in questi ventuno anni.

Gli “zingari di mare” e la memoria collettiva

Le riprese partono dalle Isole Surin, in Thailandia. Qui vivono gli “zingari di mare”, una popolazione nomade oceanica. Queste comunità tramandano oralmente la leggenda del “Granchio gigante”. Tale racconto mantiene viva la memoria di eventi catastrofici passati.

Quando il mare si ritirò in modo anomalo quella mattina, il capovillaggio capì il pericolo. Pertanto, la comunità si rifugiò nelle zone interne salvandosi dallo tsunami. Al contrario, sulle spiagge di Phuket turisti e residenti non riconobbero i segnali d’allarme.

L’onda distruttiva

A Nang Thong, vicino a Khao Lak, il mare si ritirò alle 8.20. Successivamente, alle 9.30, onde alte 10 metri travolsero tutto. Barche, automobili e case furono spazzate via in pochi minuti. Interi quartieri scomparvero sotto la furia dell’acqua.

Lo tsunami proseguì verso l’India, lo Sri Lanka e le Maldive. Inoltre, raggiunse il Corno d’Africa mantenendo energia distruttiva per 6000 chilometri.

Come prevenire nuove tragedie

Il programma analizza le strategie di prevenzione necessarie per il futuro. Innanzitutto, bisogna ripristinare la memoria storica di questi eventi. Tuttavia, questo non basta per garantire la sicurezza.

È fondamentale smettere di costruire vicino alle coste. Inoltre, occorre installare sistemi di allerta nei mari a rischio. Bisogna proteggere gli argini naturali come foreste costiere e barriere coralline. Questi elementi naturali sono minacciati dal riscaldamento climatico.

Le Maldive rappresentano un esempio virtuoso. Infatti, proteggendo le barriere coralline, hanno subito danni molto inferiori rispetto a Thailandia e Indonesia.

Gli ospiti della serata

In apertura, nello spazio “Dialoghi di Sapiens”, Mario Tozzi converserà con Pietrangelo Buttafuoco. I due discuteranno i temi centrali della puntata approfondendo questioni scientifiche e umanistiche.

La trasmissione si interroga su questioni cruciali. Può accadere di nuovo? Perché le popolazioni aborigene si salvarono mentre turisti e residenti costieri morirono? La tecnologia può aiutare a prevenire simili disastri?

“Sapiens – Un solo pianeta” offre risposte documentate e testimonianze dirette. L’obiettivo è sensibilizzare il pubblico sull’importanza della prevenzione e della memoria collettiva.

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