Riparte lunedì 3 novembre alle 20.15 su Rai 3 una nuova settimana di “Fin che la barca va”, il programma condotto da Piero Chiambretti che propone un formato originale: venti minuti di conversazione in navigazione lungo il Tevere, con Roma e la sua storia come sfondo suggestivo delle riflessioni sulla contemporaneità.
Un salotto televisivo che naviga nella storia
Il concept del programma unisce l’intimità del dialogo al fascino della capitale. Mentre la barca scivola sulle acque del fiume, Chiambretti accoglie ospiti di primo piano provenienti dal giornalismo, dalla cultura, dalla politica, dallo sport e dallo spettacolo. L’obiettivo è interrogarsi collettivamente sulla direzione che sta prendendo il Paese, utilizzando la metafora della navigazione per esplorare le “acque” in cui l’Italia si muove.
Gli ospiti della settimana: da Battaglia a Gori
Il palinsesto della settimana si presenta particolarmente ricco e trasversale. Si parte lunedì 3 novembre con Imma Battaglia, attivista per i diritti civili e figura di riferimento del movimento LGBTQ+ italiano. Martedì 4 toccherà a Mara Carfagna, esponente politica di lungo corso, mentre mercoledì 5 salirà a bordo il ministro Francesco Lollobrigida.
La seconda parte della settimana vedrà giovedì 6 la presenza del giornalista e scrittore Aldo Cazzullo, firma storica del Corriere della Sera, noto per la sua capacità di raccontare l’Italia attraverso reportage e saggi di successo. A chiudere venerdì 7 sarà Giorgio Gori, ex sindaco di Bergamo e attuale europarlamentare del Partito Democratico.
L’analisi della comunicazione con Patrick Facciolo
Un elemento distintivo del programma è la presenza fissa di Patrick Facciolo, esperto di comunicazione che in ogni puntata analizza le strategie comunicative di personaggi pubblici italiani e internazionali. Questo approfondimento aggiunge un livello meta-narrativo al programma, permettendo al pubblico di comprendere non solo cosa viene detto, ma anche come viene costruito il messaggio politico e mediatico.
Un format che unisce leggerezza e profondità
“Fin che la barca va” rappresenta un tentativo di rinnovare il linguaggio della divulgazione politica e culturale in televisione. La scelta della barca come location crea un’atmosfera più informale rispetto ai tradizionali studi televisivi, favorendo conversazioni autentiche e meno ingessate. Il programma si inserisce nella tradizione dei talk show serali di Rai 3, rete storicamente attenta all’approfondimento e al dibattito pubblico, proponendo però una formula visivamente accattivante che valorizza il patrimonio artistico romano.
Con la sua capacità di mescolare ironia e serietà, Chiambretti si conferma un conduttore versatile, capace di navigare tra registri diversi mantenendo sempre uno sguardo critico sulla realtà contemporanea.
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