Il ciclo completo delle sinfonie di Gustav Mahler prosegue con un nuovo capitolo imperdibile. Daniel Harding torna sul podio dell’Accademia di Santa Cecilia per dirigere la celebre “Resurrezione”.
L’appuntamento è fissato per giovedì 5 giugno alle ore 19:30 nella Sala Santa Cecilia. Inoltre, sono previste due repliche: venerdì 6 giugno alle 20:30 e sabato 7 giugno alle 18:00.
Un cast d’eccezione per la “Resurrezione”
Sul palco dell’Auditorium Parco della Musica saliranno due straordinarie interpreti. Il soprano Hanna-Elisabeth Müller e il mezzosoprano Sasha Cooke affiancheranno l’Orchestra e il Coro di Santa Cecilia.
La Seconda Sinfonia rappresenta una delle vette del repertorio mahleriano. Tuttavia, non è solo una composizione musicale, ma una vera meditazione sui temi della morte e della resurrezione.
Il legame storico tra Mahler e Santa Cecilia
L’Accademia di Santa Cecilia vanta un rapporto speciale con Gustav Mahler. Infatti, è stata l’unica istituzione musicale italiana ad ospitare il compositore come direttore d’orchestra.
Mahler salì sul podio ceciliano in quattro occasioni memorabili tra il 1907 e il 1910. Successivamente, l’Orchestra e il Coro hanno eseguito numerose volte i suoi capolavori.
La popolarità crescente di Mahler
Il successo della musica mahleriana esplose negli anni ’70. Proprio in quel periodo, il film “Morte a Venezia” di Visconti contribuì alla sua diffusione.
L’Orchestra di Santa Cecilia eseguì la colonna sonora incentrata sull’Adagietto dalla Quinta Sinfonia. Da allora, la popolarità di Mahler non ha mai smesso di crescere.
Come profetizzò lo stesso compositore: “il mio tempo verrà”. Attualmente, questa previsione si è completamente avverata.
“Il carro del tempo”: una prima assoluta
Il concerto presenta anche una novità assoluta. “Il carro del tempo” di Enrico Scaccaglia avrà la sua prima esecuzione mondiale.
Scaccaglia ha vinto il Concorso Internazionale di Composizione Luciano Berio del 2022. Il brano è stato commissionato appositamente dall’Accademia di Santa Cecilia.
Il concept artistico del compositore
Il giovane compositore ha spiegato la genesi della sua opera. “Il carro del tempo vuole indagare ciò che dà fondamento alla musica stessa: il tempo”.
Scaccaglia esplora due dimensioni temporali contrapposte. Da una parte, il tempo lineare che scorre naturalmente. Dall’altra, quello circolare che crea staticità e loop temporali.
Il compositore definisce la sua tecnica “il teatro della figura”. Le diverse figure musicali interagiscono come personaggi in scena, trasformandosi reciprocamente.
Daniel Harding: il nuovo direttore musicale
Daniel Harding guida l’Accademia di Santa Cecilia dalla stagione 2024/25. Inoltre, ricopre il ruolo di Direttore musicale della Swedish Radio Symphony Orchestra.
Il maestro britannico vanta una carriera internazionale straordinaria. Ha diretto le più importanti orchestre del mondo, dai Berliner Philharmoniker alla New York Philharmonic.
I riconoscimenti e le prossime tappe
Nel 2002, il governo francese lo ha insignito del titolo di Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres. Successivamente, nel 2017 è diventato Officier Arts et Lettres.
Harding ha già inaugurato la stagione di Santa Cecilia con “Tosca” e il Requiem di Verdi. Entrambe le produzioni sono state registrate per l’etichetta Deutsche Grammophon.
Un appuntamento da non perdere
Il concerto rappresenta un momento culminante della stagione ceciliana. La combinazione tra il capolavoro mahleriano e la prima assoluta di Scaccaglia promette emozioni uniche.
Il fil rouge del tempo unisce i due brani in programma. Questa connessione tematica arricchisce ulteriormente l’esperienza musicale del pubblico.
Le tre date offrono diverse opportunità per assistere a questo evento straordinario. I biglietti sono disponibili presso la biglietteria dell’Auditorium e online.
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