Il teorico dell’aviazione militare moderna
“Nessuno è profeta nella propria patria”. Questo antico detto si adatta perfettamente a Giulio Douhet. Il generale italiano rappresenta infatti un caso emblematico di genialità non riconosciuta nel proprio paese.
Secondo lo storico Giorgio Rochat, Douhet è “l’unico teorico militare italiano, dopo Machiavelli, noto in tutto il mondo”. Paradossalmente, la sua fama è maggiore all’estero che in Italia. Paolo Mieli e lo storico Gregory Alegi raccontano oggi questa straordinaria figura a “Passato e Presente”.
L’appuntamento va in onda alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.
Il visionario dell’arma aerea
Douhet visse a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Tuttavia, la sua mente brillante riuscì a immaginare il futuro della guerra moderna. Il suo primato consiste nell’essere stato il primo a teorizzare l’utilizzo strategico dell’aviazione militare.
Diversi anni prima dell’invenzione degli aerei a reazione moderni, Douhet comprese l’importanza dell’arma aerea. La sua visione prevedeva di superare gli ostacoli terrestri attraverso il controllo del cielo. Inoltre, intuì come le distanze sulla superficie potessero essere annullate dall’aviazione.
Un carattere difficile che limitò la carriera
Nonostante le sue capacità eccezionali, Douhet non raggiunse mai ruoli apicali nelle forze armate. Il motivo principale risiedeva nel suo carattere complesso e poco diplomatico.
La sua personalità spigolosa creava frequenti conflitti con i superiori. Inoltre, mostrava una totale incapacità di mediare nelle situazioni difficili. Tuttavia, il tratto più problematico era la sua abitudine di denunciare per iscritto ogni inefficienza.
Questa tendenza a criticare apertamente il sistema militare gli costò numerose opportunità di carriera. Conseguentemente, le sue teorie rivoluzionarie rimasero spesso inascoltate dall’establishment italiano.
Il riconoscimento internazionale
Oggi la figura di Douhet è finalmente apprezzata a livello mondiale. I suoi studi sull’aviazione strategica hanno influenzato generazioni di strateghi militari.
Le sue teorie sulla supremazia aerea sono diventate fondamentali nelle dottrine militari moderne. Inoltre, molti principi da lui elaborati vengono ancora applicati nelle operazioni aeree contemporanee.
L’eredità di un precursore
La storia di Giulio Douhet insegna quanto sia difficile essere innovatori nel proprio tempo. La sua capacità di prevedere l’evoluzione della guerra aerea lo rende un personaggio unico nella storia militare italiana.
Nonostante le difficoltà caratteriali che limitarono la sua carriera, il suo contributo teorico rimane inestimabile. Pertanto, la trasmissione di oggi rappresenta un’importante occasione per riscoprire questa figura straordinaria.
La puntata di “Passato e Presente” promette di restituire la giusta dignità a un genio troppo a lungo dimenticato dalla sua patria.
Autore
Commenta per primo