Un festival che celebra l’arte della fotografia cinematografica italiana
Le Giornate della Luce raggiungono la loro undicesima edizione. Infatti, il festival continua a omaggiare gli autori della fotografia del cinema italiano. Inoltre, rappresenta un appuntamento imperdibile per gli appassionati di settima arte.
Gloria De Antoni ha ideato questa manifestazione unica nel panorama culturale nazionale. Pertanto, insieme a Donato Guerra dirige un evento che racconta il cinema attraverso lo sguardo di chi costruisce immagini. Inoltre, la manifestazione valorizza il lavoro spesso invisibile dei direttori della fotografia.
Dal 7 al 15 giugno 2025, Spilimbergo diventa il cuore pulsante del festival. Tuttavia, gli eventi si estendono anche in altre località del Friuli. Infatti, Pordenone, Gorizia, Casarsa della Delizia, Ragogna, Codroipo, Gemona del Friuli e Sequals ospiteranno proiezioni e incontri.
Un programma ricco di ospiti d’eccezione
La serata di apertura del 7 giugno vedrà protagonista Maurizio Nichetti. Infatti, il celebre regista presenterà il suo ultimo film “AmicheMai”. Inoltre, questo evento darà il via a nove giorni intensi di programmazione.
Il festival accoglierà personalità di spicco del cinema italiano contemporaneo. Pertanto, Riccardo Milani arriverà lunedì 9 giugno con il documentario “Io, noi e Gaber”. Inoltre, Milena Vukotic presenterà mercoledì 11 giugno “Il giovedì” di Dino Risi.
Masterclass e incontri formativi
Marco Tullio Giordana terrà una masterclass d’eccezione durante il festival. Infatti, il regista condividerà la sua esperienza con il pubblico specializzato. Inoltre, presenterà venerdì 13 giugno “Pasolini, un delitto italiano”.
Anne Riitta Ciccone e Lorenzo d’Amico de Carvalho arricchiranno il panorama formativo. Pertanto, i loro interventi offriranno prospettive internazionali sulla fotografia cinematografica. Inoltre, Hugh Welchman e Saverio Costanzo completeranno il programma delle masterclass.
La serata di chiusura domenica 15 giugno vedrà Saverio Costanzo presentare “Finalmente l’alba”. Infatti, questo film rappresenta il punto culminante della programmazione. Inoltre, conferma la qualità artistica della selezione cinematografica.
I prestigiosi premi Quarzo di Spilimbergo
Il Quarzo di Spilimbergo Light Award rappresenta il riconoscimento più ambito del festival. Infatti, quest’opera in mosaico realizzata dalla Friul Mosaic premia l’eccellenza nella fotografia cinematografica. Inoltre, simboleggia il legame tra arte tradizionale e cinema contemporaneo.
Tre autori della fotografia si contendono il premio principale. Pertanto, Daniele Ciprì concorre per “Le Déluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta”. Inoltre, Carlos Alfonso Corral è in gara con “I Dannati” di Roberto Minervini.
Daria D’Antonio completa la terna dei finalisti con “Parthenope” di Paolo Sorrentino. Infatti, questi tre lavori rappresentano l’eccellenza della fotografia cinematografica italiana. Inoltre, mostrano approcci stilistici diversi ma ugualmente raffinati.
Una giuria di prestigio internazionale
Susanna Nicchiarelli guida la giuria che assegnerà il premio principale. Infatti, la regista porta la sua esperienza artistica nella valutazione dei lavori. Inoltre, garantisce competenza e autorevolezza al processo di selezione.
Gloria Satta, Riccardo Costantini, Davide Leone e Oreste De Fornari completano la giuria. Pertanto, diverse prospettive professionali convergono nella valutazione finale. Inoltre, questa composizione assicura un giudizio equilibrato e competente.
Il Quarzo del pubblico e il Quarzo dei giovani ampliano il panorama dei riconoscimenti. Infatti, questi premi valorizzano il coinvolgimento diretto degli spettatori. Inoltre, dimostrano l’importanza del dialogo tra artisti e pubblico.
Il Quarzo d’oro alla carriera per Fabio Cianchetti
Fabio Cianchetti riceverà il prestigioso Quarzo d’oro alla carriera. Infatti, questo riconoscimento premia un percorso coerente e coraggioso. Inoltre, celebra oltre quarant’anni di eccellenza nella fotografia cinematografica italiana.
Il maestro della luce ha collaborato con i più importanti registi italiani. Pertanto, Roberto Benigni, Giuseppe Bertolucci e Giovanni Veronesi hanno beneficiato del suo talento. Inoltre, Cristina Comencini, Davide Ferrario e Saverio Costanzo completano l’impressionante elenco.
La sua fotografia attraversa generazioni di cinema italiano con libertà espressiva. Infatti, Cianchetti ha dimostrato una continua capacità di rinnovamento stilistico. Inoltre, il suo lavoro ascolta le tensioni del set trasformandole in immagini poetiche.
Un riconoscimento per i mestieri del cinema
Il premio Controluce celebra l’artigianato cinematografico in collaborazione con Confartigianato Imprese Pordenone. Infatti, questo riconoscimento valorizza il lavoro silenzioso ma essenziale delle maestranze. Inoltre, intreccia cinema e tradizione artigianale del territorio.
Alberta Giuliani, truccatrice e acconciatrice di talento, riceverà quest’anno il premio. Pertanto, il suo contributo artistico viene riconosciuto pubblicamente. Inoltre, rappresenta l’eccellenza femminile nei mestieri tecnici del cinema.
Mostre fotografiche di grande interesse culturale
La mostra “Parthenope. Diario fotografico di Gianni Fiorito” inaugura il festival sabato 7 giugno. Infatti, questo progetto espositivo esplora l’universo visivo dell’ultimo film di Paolo Sorrentino. Inoltre, offre uno sguardo inedito sul processo creativo del regista napoletano.
Gianni Fiorito, fotografo di scena, rivela le intenzioni registiche attraverso il suo obiettivo. Pertanto, la mostra presenta un dialogo visivo tra cinema e fotografia. Inoltre, Silvia Degrandi farà da madrina alla serata inaugurale.
L’esposizione, realizzata in collaborazione con CRAF, sarà visitabile fino al 29 giugno. Infatti, gli orari permettono un’ampia fruizione da parte del pubblico. Inoltre, la location presso il Centro di Ricerca valorizza il progetto culturale.
Gli anni ’70 nel cinema contemporaneo
“Gli anni ’70 nel cinema italiano del nuovo millennio” esplora un decennio cruciale. Infatti, la mostra curata da Antonio Maraldi analizza come il cinema contemporaneo racconta quel periodo. Inoltre, presenta fotografie di scena dai migliori archivi cinematografici.
I film di Marco Bellocchio, Marco Tullio Giordana e Michele Placido documentano anni difficili. Pertanto, “Buongiorno, notte”, “I cento passi” e “Romanzo criminale” offrono prospettive diverse. Inoltre, mostrano l’impegno civile attraverso il linguaggio cinematografico.
La mostra allo Spazio Linzi sarà aperta dall’8 al 29 giugno. Infatti, l’orario continuato facilita la visita da parte del pubblico. Inoltre, le fotografie provengono dal prestigioso fondo CliCiak della Biblioteca Malatestiana di Cesena.
Un evento culturale che conferma l’importanza della fotografia nel cinema italiano contemporaneo. Infatti, Le Giornate della Luce rappresentano un appuntamento irrinunciabile per professionisti e appassionati. Inoltre, valorizzano il territorio friulano come centro di eccellenza cinematografica.
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