Salvatore Fiume in tv: stasera il viaggio tra Sicilia, Lombardia e Africa

Salvatore Fiume in tv: stasera il viaggio tra Sicilia, Lombardia e AfricaIl documentario racconta l’artista attraverso i luoghi della sua vita. Dalla natia Sicilia alla Lombardia, passando per l’Africa e la Calabria. Un percorso che intreccia arte e biografia in modo originale.

Dalla Sicilia alla filanda di Canzo

Il critico d’arte Roberto Litta guida gli spettatori nel mondo di Fiume. Il racconto parte dalla Sicilia, terra natale dell’artista. Prosegue poi verso la Lombardia, dove Fiume acquistò una vecchia filanda.

La filanda si trovava a Canzo, in provincia di Como. Inizialmente era un edificio in disuso che Fiume comprò negli anni della giovinezza. Tuttavia, divenne presto una delle officine creative più importanti del Novecento.

Gli esordi e la consacrazione milanese

Il programma ripercorre anche gli inizi difficili dell’artista. Nel 1949 arriva la consacrazione con la prima personale a Milano. Le opere “Isole di statue” e “Città di statue” conquistano pubblico e critica.

Inoltre, lo speciale mostra la collaborazione con il Teatro alla Scala. Fiume realizzò opere monumentali per i transatlantici “Giulio Cesare” e “Andrea Doria”. Le storie dell’Umbria risentono dell’influenza di Piero della Francesca e Paolo Uccello.

L’Africa e la Gioconda di Zauditu

La passione per l’Africa occupa un posto centrale nella vita di Fiume. Nel 1974 dipinge la celebre “Gioconda africana”. Il volto ritratto è quello di Zauditu Negash.

Dopo la morte della moglie, Zauditu diventa compagna di vita dell’artista. Pertanto, l’Africa non è solo ispirazione artistica ma anche dimensione personale. Il continente africano alimenta costantemente la sua creatività.

L’impresa calabrese di Fiumefreddo Bruzio

Un capitolo importante riguarda Fiumefreddo Bruzio, in Calabria. Qui Fiume avvia un lungo work in progress artistico. Realizza opere nel Castello e nella Cappella di San Rocco.

Oggi la comunità locale custodisce gelosamente queste creazioni. Le opere testimoniano l’impegno dell’artista verso il territorio calabrese. Si tratta di un legame profondo con il Sud Italia.

Le voci dei protagonisti

Il documentario dà spazio a testimonianze dirette e autorevoli. Intervengono i figli dell’artista, Luciano e Laura Fiume. Parlano anche esperti come Elena Pontiggia e Cristina Galassi.

Completano il quadro Alfonso Ippolito, Helena Cantone e Roberto Borghi. Le loro analisi arricchiscono la comprensione dell’opera di Fiume. Di conseguenza, emerge un ritratto completo e sfaccettato.

Un artista tra classicità e contemporaneità

Lo speciale di Amalda Ciani Cuka presenta Fiume come ponte tra epoche. Il suo lavoro unisce classicità e metafisica moderna. La regia di Pasquale D’Aiello valorizza questo aspetto.

La collaborazione di Martina Callegarin contribuisce alla qualità del prodotto. Il risultato è un racconto cinematografico della vita artistica. L’appuntamento è quindi imperdibile per gli appassionati d’arte.

In sintesi, stasera Rai Storia offre un viaggio affascinante. Il pubblico scoprirà un maestro della pittura italiana. Un’occasione unica per conoscere o riscoprire Salvatore Fiume.

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