“Sapiens” oggi su Rai 3, la montagna che muore tra clima e turismo

Mario Tozzi racconta lo stato di salute delle montagne che cambiano con il clima. Sabato 18 ottobre il programma di Rai Cultura propone “Un mondo che finisce”.

I ghiacciai che scompaiono nell’indifferenza generale

Le montagne stanno cambiando rapidamente a causa dei mutamenti climatici. Inoltre, sono sempre più affollate di turisti e impianti sciistici. Pertanto, sorge una domanda inquietante: che fine faranno senza neve?

“Sapiens – Un solo pianeta” va in onda oggi sabato 18 ottobre alle 21.20 su Rai 3. Il programma condotto da Mario Tozzi propone “Un mondo che finisce”, dedicato alla montagna che muore.

Negli ultimi cinquant’anni i ghiacciai della Terra hanno perso un volume pari alla superficie della Germania. Inoltre, si sta perdendo il permafrost, lo strato di terreno che dovrebbe rimanere perennemente congelato. Di conseguenza, questo fenomeno contribuisce all’aumento dei gas serra globali.

La Marmolada e gli altri ghiacciai a rischio

“Sapiens” è stato sulla Marmolada, la regina delle Dolomiti, una montagna in grande sofferenza. Infatti, entro il 2040 il suo ghiacciaio potrebbe scomparire completamente. La crisi climatica stringe alla gola e il rischio è concreto.

Fra qualche decennio il mondo innevato potrebbe essere soltanto un pallido ricordo. Tuttavia, non si sta facendo nulla di fronte a questa emergenza. Parte del ghiacciaio del Monte Bianco scivola a valle al ritmo di cinquanta centimetri al giorno.

Ugualmente grave è la situazione del ghiacciaio del Calderone sul massiccio del Gran Sasso. Anche in questo caso non vengono adottate misure concrete per contrastare la scomparsa.

L’alta montagna tra turismo e insostenibilità

L’alta montagna è sempre più accessibile grazie alla tecnologia moderna. Di conseguenza, aumenta il traffico e l’affollamento sulle piste da sci. Inoltre, crescono gli impianti di risalita e di innevamento artificiale.

I Sapiens non sono fatti per vivere in quota e hanno evitato la montagna per millenni. Infatti, le condizioni di vita erano troppo difficili. Per questo motivo le montagne sono rimaste inesplorate fino a pochi secoli fa.

Solo la tecnologia ha consentito un cambio di passo permettendoci di sfruttarle economicamente. Tuttavia, oggi l’economia della montagna comincia ad essere in crisi.

Lo sci italiano a rischio estinzione

In Italia metà dei paesi che ospitano attività sciistiche si trova sotto i 1300 metri. Si tratta di un’altitudine alla quale non nevica quasi più. Pertanto, tutto lo sci è a rischio.

In caso di innalzamento della temperatura di due gradi Celsius mancherà la neve su metà delle 2200 stazioni sciistiche. Questo riguarderebbe i 27 Paesi dell’Unione Europea. Inoltre, il traguardo dei più 1,5 gradi è già stato ampiamente raggiunto.

Una crisi globale che non risparmia nessuno

Dai ghiacciai europei al Caucaso, dall’Asia alle Ande la crisi climatica sta fondendo i ghiacci ovunque. Di conseguenza, gli ecosistemi alpini e le riserve di acqua sono in crisi grave.

Lo zero termico sale a quote sempre superiori. Si tratta della temperatura al di sotto della quale non è possibile il congelamento. Anche in passato ci sono stati periodi in cui la Terra era quasi priva di ghiacci.

Tuttavia, quello che accade oggi è diverso per velocità e intensità.

I dialoghi con Pietrangelo Buttafuoco

In apertura di puntata lo scienziato Mario Tozzi converserà con l’umanista Pietrangelo Buttafuoco. Nello spazio dedicato ai “Dialoghi di Sapiens” affronteranno i temi della serata. La regia è di Alberto Polimanti.

Un appuntamento da non perdere per chi vuole comprendere i cambiamenti che stanno trasformando le nostre montagne.

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