Stasera in tv arriva Maxi. Il grande processo alla mafia
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Stasera in tv arriva Maxi. Il grande processo alla mafia

Faccia a faccia

Stasera in tv arriva Maxi. Il grande processo alla mafia
Sono passati quasi due anni dall’inizio del dibattimento e il Maxiprocesso sta per arrivare alla sentenza. Due anni in cui Palermo ha vissuto sospesa, tra speranza e preoccupazione. Il processo ha vissuto fasi di stanchezza e i giornalisti Rai hanno fatto i conti con le procedure lunghe e macchinose di un procedimento così grande, arrivato a 349 udienze. Le arringhe difensive sono state 635 e i pubblici ministeri hanno parlato per dodici giorni nelle loro requisitorie. Lo racconta “Maxi. Il grande processo alla mafia”, il programma di Rai Cultura in onda venerdì 28 marzo alle 22.10 su Rai Storia. Franco, Teresa e Gianni rivivono emozioni e ricordi del processo alla vigilia della sentenza, prima di entrare per l’ultima volta in aula bunker ed aspettare che la Corte rientri in aula per l’ultima volta. E’ il 16 dicembre 1987, l’aula torna a riempirsi di giornalisti provenienti da ogni paese, dei parenti delle vittime, degli imputati a piede libero. Tutti insieme, per due ore, ad ascoltare la sentenza, che porta a 19 ergastoli e 2665 anni di carcere. Una vittoria dei pubblici ministeri che vede reggere il proprio impianto accusatorio, una sconfitta per Cosa Nostra, che per la prima volta vede condannati i più importanti boss e scritto sul marmo giudiziario l’esistenza stessa dell’organizzazione. Franco vive la fine del processo con soddisfazione e partecipazione, accompagnata a quel fatalismo siciliano che lo contraddistingue. Il giorno dopo ha un ultimo importantissimo appuntamento: raccogliere la testimonianza di Giovanni Falcone.

Per la prima volta in un’aula di giustizia compaiono il gotha di Cosa nostra e decine di estortori e uomini d’onore. Grazie alle rivelazioni dei pentiti Tommaso Buscetta e Salvatore Contorno e alle meticolose indagini del pool si riesce a ricostruire l’organigramma mafioso, si svelano traffici illeciti e si individuano i responsabili di 120 omicidi.

Un appuntamento importante, assolutamente da non perdere.

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