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Stasera in tv “Brunelleschi. Nella divina proporzione”

In nome della bellezza

Stasera in tv "Brunelleschi. Nella divina proporzione"

Un architetto geloso, al punto da distruggere ogni scritto o bozzetto, usare codici segreti, costruire macchine straordinarie senza rivelarne i meccanismi nemmeno ai committenti. In nome della bellezza. Il regista Giancarlo Cauteruccio – su drammaturgia di Giancarlo Di Giovine – ha portato in scena il grande artefice della Cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze in “Filippo Brunelleschi. Nella divina proporzione” prodotto da Teatro Studio Krypton, che Rai Cultura propone sabato 10 febbraio alle 21.15 su Rai 5.

Una storia di arte e non solo affidata allo stesso Brunelleschi, che ha il volto e la voce di Roberto Visconti e che di sé dice: “Sono un artista, appartengo solo all’arte, alla bellezza. Ecco i miei figli: facciate, colonne, portici, archi, vuoti e pieni, chiari e scuri. Geometrie di luce. È la matematica a guidare questa rinascita. È la scienza che si fonde con l’arte, che ci porta al centro dello spazio e del tempo”. Emergono, così, il corpo, il pensiero, la solitudine e il carattere forte e impenetrabile di colui che fece della prospettiva e della simmetria gli strumenti della bellezza non più dettata dal caso, dall’ombra e dalla fede, ma dalla ragione, il calcolo, la matematica, la luce.

“Sappiamo tutto dei grandi artisti del Rinascimento Leonardo, Raffaello e Michelangelo. Sappiamo invece molto meno della vita di Brunelleschi – osserva Di Giovine – eppure Brunelleschi anticipa questi artisti, li prepara, li indirizza verso nuovi orizzonti”.

“Filippo Brunelleschi. Nella divina Proporzione” è un lavoro non documentaristico, ma una messa in scena nella quale lo spettatore, oltre a essere guidato nelle meraviglie brunelleschiane grazie alla suggestione della scenografia dinamico/digitale del video mapping, può rispecchiarsi in un corpo e in un immaginario complessi e magici.

Il “paesaggio sonoro” che accompagna la rappresentazione è firmato da Gianni Maroccolo, mentre la scenografia digitale è di Massimo Bevilacqua.

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