Stasera in tv “Dilemmi” esplora l’identità sessuale

Ospiti Marina Terragni e Pietro Turano

E’ l’identità sessuale il tema del nuovo appuntamento con “Dilemmi”, il programma condotto da Gianrico Carofiglio, in onda domenica 29 giugno alle 23.15 su Rai 3. Saranno ospiti Marina Terragni, giornalista e Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, e Pietro Turano, attore e vicepresidente dell’Arci Gay di Roma. L’esibizione musicale sarà della giovane cantante Emma Nolde che canterà “Se io fossi un angelo”. Infine, come sempre, Carofiglio si confronterà con l’AI per capire se ci sono nuovi punti di vista su quanto dibattuto in puntata e l’AI risponderà con una voce misteriosa.

La sessualità è senza etichetta quando un individuo sceglie di non etichettarsi. Questa identificazione potrebbe derivare dall’incertezza sulla propria sessualità o dalla riluttanza a conformarsi a una sessualità perché non piacciono necessariamente le etichette, o si desidera sentirsi liberi nelle proprie attrazioni invece di sentirsi costretti nelle stesse, in altre, in entrambe o in tutte le attrazioni a causa della loro identità sessuale. L’identificazione come “senza etichetta” potrebbe anche essere dovuta alla “riluttanza ad accettare il proprio status di minoranza sessuale”. Poiché essere senza etichetta è la decisione intenzionale di non riconoscersi in nessuna identità sessuale, è diversa dalla bisessualità o da qualsiasi altra identità sessuale. Coloro che non hanno etichetta hanno maggiori probabilità di vedere la sessualità come meno stabile e più fluida e tendono a concentrarsi maggiormente sulla “persona, non sul genere”.

È stato riferito che alcune donne che si identificano come “senza etichetta” lo hanno fatto perché sono incerte sui tipi di relazioni che avranno in futuro. In quanto tale, questa divergenza rispetto alle etichette sessuali potrebbe consentire a una persona di essere in grado di realizzare pienamente la propria “vera” sessualità perché le libera dalla pressione del gradimento e dall’essere attratta da chi la propria identificazione sessuale impone che dovrebbe piacere

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