Stasera in tv torna l’appuntamento con a.C.d.C.

Lady Sapiens

Stasera in tv torna l’appuntamento con a.C.d.C.

Chi erano le donne della preistoria? Che ruolo hanno svolto nelle loro società e famiglie? A rispondere sono il professor Alessandro Barbero e “a.C.d.C.”, in onda giovedì 15 maggio alle 22.10 su Rai Storia.  La puntata ospita gli interventi di numerosi studiosi e studiose che da decenni seguono le tracce delle donne preistoriche ed esamina le ultime scoperte in questo ambito, che a volte sollevano discussioni e conflitti tra gli stessi ricercatori. Cosa più che normale poiché questo campo scientifico è in evoluzione, anche grazie ai progressi tecnologici, e quindi i fatti vengono continuamente messi in discussione. Che immagine abbiamo oggi quindi della donna preistorica? Curatrice, mietitrice, donna sottomessa? Studi recenti dimostrano che era molto di più. E proprio aiutati da tecnologie immersive, gli archeologi stanno scuotendo i vecchi cliché. Si torna indietro di 30.000 anni nel tentativo di scoprire il suo vero volto: artista, cacciatrice, guaritrice, capo clan. Il documentario nasce dalla collaborazione tra case di produzione televisive e una società specializzata in videogiochi molto famosi, che ha messo a disposizione le sue capacità grafiche e, in collaborazione con gli scienziati, ha creato un’avventura virtuale, coinvolgente, che racconta una storia diversa dell’umanità, nel Paleolitico.

Sono ancora molti gli stereotipi di genere che contraddistinguono il mondo preistorico nell’immaginario collettivo. D’altronde, se ci riflettiamo, quanto spesso abbiamo sentito (e magari persino utilizzato) l’espressione “uomini delle caverne” senza chiederci cosa facessero allora le donne, mentre i maschi preistorici cacciavano, combattevano, lavoravano la pietra e dipingevano le pareti delle grotte?
La maggior parte dei cliché riguardo alla vita delle donne nella preistoria sono nati in seno all’archeologia ottocentesca e di inizio Novecento, senza essere approfonditi con metodo scientifico, fino alla metà del secolo scorso. Come scrive la storica francese Marylène Patou-Mathis “gli studi condotti nell’ambito dell’antropologia, della preistoria e dell’archeologia possono definirsi androcentrici.

Raiplay.

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