La Tv degli esordi e le donne

Il 3 gennaio 1954, dallo storico palazzo di corso Sempione di Milano, cominciano ufficialmente le regolari trasmissioni della Rai. La presenza delle donne all’interno della televisione, inizialmente limitato al ruolo di annunciatrice o di conduttrici, col tempo si intensificherà notevolmente, davanti e dietro le telecamere. Ne parlano Paolo Mieli e la professoressa Silvia Cassamagnaghi a “Passato e Presente”, in onda sabato 5 aprile alle 20.30 su Rai Storia.
Saranno sempre più numerose le donne autrici e registe. Il loro punto di vista si rivelerà determinante nel raccontare la società italiana. Come quello di Liliana Cavani che prima di approdare al cinema, in soli cinque anni, dal 1961 al 1966, realizzerà oltre dieci programmi, spaziando dal documentario di montaggio sulla grande storia del Novecento alle inchieste sulle trasformazioni sociali, economiche e culturali del nostro Paese.
Saranno sempre più numerose le donne autrici e registe. Il loro punto di vista si rivelerà determinante nel raccontare la società italiana. Come quello di Liliana Cavani che prima di approdare al cinema, in soli cinque anni, dal 1961 al 1966, realizzerà oltre dieci programmi, spaziando dal documentario di montaggio sulla grande storia del Novecento alle inchieste sulle trasformazioni sociali, economiche e culturali del nostro Paese.
Nel 1925 l’inventore britannico John Logie Baird trovò un modo per trasmettere immagini in movimento, le immagini rappresentavano delle silhouette, cioè avevano solo la doppia tonalità di grigi. Egli il 2 ottobre riuscì a realizzare anche la trasmissione a distanza con una vasta gamma di grigi, quella che normalmente viene chiamata televisione in bianco e nero. La trasmissione avvenne dal suo laboratorio alla stanza di fianco, si trattava della ripresa del viso di un giovane (William Taynton, il suo fattorino) che si era offerto per elaborare l’esperimento. La risoluzione verticale dell’immagine televisiva era di 30 linee e la frequenza delle immagini era di 5 immagini al secondo. La disponibilità di meccanismi di amplificazione dei segnali elettrici permise all’inventore scozzese di costruire nello stesso anno il primo prototipo realmente funzionante di televisore. Si trattava di un apparato elettromeccanico in quanto la scansione delle immagini avveniva tramite un disco di Nipkow. Il 26 gennaio 1926 Baird effettuò con successo quella che viene ritenuta la prima vera dimostrazione pubblica di trasmissione televisiva senza fili.
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