Stasera in tv torna l’appuntamento con RAInchieste

TV7 1963-70: Sergio Zavoli

Stasera in tv torna l’appuntamento con RAInchieste
Vent’anni di inchieste a puntate che hanno caratterizzato la Televisione della Rai, dagli anni ‘60 agli anni ‘80. Da giovedì 15 maggio alle 21.10 in prima visione su Rai Storia torna “RaInchieste”, con Giorgio Zanchini, il programma di Rai Cultura in otto puntate che ripercorre le inchieste firmate da grandi giornalisti, spesso anche registi di questi documentari, o da grandi registi, che si fanno cronisti di un Paese, o di un mondo, in rapida trasformazione, con l’ausilio dei migliori tecnici della Rai. Racconti sospesi tra macchine da scrivere, cineprese e microfoni, girati nel formato 16 millimetri in bianco e nero, i colori della Tv di allora. Dagli anni ‘70 sono state selezionate alcune delle inchieste girate a colori, prefigurando il futuro della televisione.
Le prime due puntate – a cura di Francesca Scancarello -, in onda giovedì 15 e 22 maggio alle 21.10 in prima visione su Rai Storia, sono dedicate ai reportage firmati da colui che Indro Montanelli definisce “il principe dei radiocronisti”, Sergio Zavoli, per la rubrica TV7, che ha debuttato il 20 gennaio 1963 e tuttora in onda. Come avviene nel giornalismo americano, Tv7 «personalizza» l’avvenimento. La notizia scaturisce dal protagonista di un fatto o dalle parole del cronista che impone la sua presenza nelle inquadrature o il suo personalissimo stile. È il caso di Sergio Zavoli che a Tv7 lavora fin dai primi numeri.
La prima puntata di RaInchieste si intitola “TV7 1963-70: Sergio Zavoli racconta l’Italia”, ed è una selezione di quei servizi dove l’inconfondibile voce di Zavoli attraverso il paesaggio antropologico dell’Italia in pieno sviluppo economico, quella degli anni ‘60. L’Italia che fa i conti con il recente passato, ma anche quella che si interroga sulla contestazione giovanile e sull’insorgere del terrorismo, con la strage di piazza Fontana. La necessità di una riforma della giustizia italiana, con il progredire dei diritti civili e l’espandersi della criminalità.

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