Stasera in tv torna l’appuntamento con Speciale Tg1

“Nelle nostre case” di Carlotta Angeloni

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Colf, badanti, baby-sitter: un “esercito” – secondo gli ultimi dati Inps – di 833 mila lavoratrici e lavoratori domestici, regolarmente assunti, che ci aiutano e vivono nelle nostre case. A Speciale Tg1 – in onda domenica 8 giugno alle 23.40 su Rai 1 – un viaggio di Carlotta Angeloni nel mondo di chi si prende cura delle nostre famiglie. Storie di chi lascia gli affetti più cari e i propri figli, talvolta anche piccoli, nei paesi d’origine per accudire i nostri figli, anziani, disabili. Per lo più sono infatti straniere, ma c’è una quota rilevante anche di italiane, circa il 30 per cento. E a prendersi cura della casa e della persona in Italia, continuano ad essere in maggioranza le donne. Altissima resta la percentuale di lavoro in nero: il 47 per cento con punte del 60. Una realtà che può mettere a rischio le lavoratrici, vittime di caporalato e persino di tratta, come testimoniano le storie raccolte in Calabria e in Emilia-Romagna. Per cercare personale in tempi brevi, poi, si moltiplicano le agenzie di intermediazione irregolari, registrate come onlus, ma che si fanno pagare dal datore di lavoro fino a 250 euro al mese, come nei casi scoperti a Pisa e Napoli.
Tutti, datori di lavoro e domestici, chiedono interventi dello Stato, per migliorare il contratto, ma anche per sgravi fiscali che possano alleggerire il peso economico di un lavoratore domestico, il cui costo arriva a erodere il 50% del reddito di ogni famiglia coinvolta.La prestazione lavorativa dei domestici è riconducibile al rapporto di lavoro della generalità dei lavoratori subordinati.
L’accertamento della natura subordinata del rapporto presuppone la prova che sia stato stipulato, sia pure per fatti concludenti, un contratto di lavoro subordinato (Trib. Milano 5 luglio 2000, in Lavoro nella Giur., 2001, 189).
La prestazione deve avere una sua continuità, non essere quindi puramente occasionale.

Appuntamento assolutamente imperdibile.

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