Stasera su Rai 3 “Cari amici vicini e lontani” con Renzo Arbore

Stasera giovedì 4 settembre va in onda “Cari amici vicini e lontani” su Rai 3. Il programma di Renzo Arbore inizia in seconda serata nella programmazione di Rai Cultura. La trasmissione celebra i 100 anni di Radio Rai con una nuova selezione dal celebre format.

La celebrazione dei 100 anni di Radio Rai

Rai Cultura continua a celebrare il centenario della radio italiana con questo appuntamento speciale. Il programma di Renzo Arbore ripropone momenti memorabili della storia radiofonica nazionale. Inoltre, offre al pubblico un viaggio nella memoria collettiva del nostro Paese.

La trasmissione rappresenta un omaggio alla tradizione radiofonica che ha accompagnato generazioni di italiani. Infatti, “Cari amici vicini e lontani” è diventato un simbolo della comunicazione di qualità. Pertanto, la sua riproposizione assume un valore culturale e storico significativo.

Alberto Sordi e i ricordi radiofonici

La puntata si apre con Alberto Sordi che rievoca i suoi esordi nel mondo della radio. Il grande attore romano ricorda personaggi iconici come “Mario Pio” che hanno segnato la sua carriera. Inoltre, canta “Nonnetta” con la sua consueta ironia sul pubblico e sull’età.

L’arte di Sordi tra radio e cinema

Sordi dimostra come il passaggio dalla radio al cinema abbia arricchito la sua espressività artistica. Infatti, l’esperienza radiofonica gli ha permesso di sviluppare quella capacità comunicativa unica. La sua presenza nel programma di Arbore testimonia l’importanza della radio nella formazione degli artisti.

Gli ospiti della memoria televisiva italiana

Arbore chiama Angelo Brigada, storico direttore d’orchestra, a dirigere l’orchestra della Rai. L’ospitata rappresenta un momento di grande valore musicale e culturale della serata. Inoltre, l’artista conferma la sua capacità di valorizzare i talenti della tradizione italiana.

L’omaggio a Pippo Baudo

L’ospitata di Pippo Baudo a “Cari Amici” rende omaggio al grande conduttore recentemente scomparso. Arbore ricorda l’amicizia che li legava con un lancio carico di affetto sincero. Il momento diventa particolarmente toccante per il pubblico e per la storia televisiva italiana.

Arbore invita Baudo a cantare “Cento di questi giorni”, canzone augurale degli anni ’50. Questo brano veniva trasmesso quotidianamente per chi compiva gli anni in quella giornata. Entrambi conduttori avevano questo ricordo nei loro anni di giovinezza di provincia.

Walter Chiari e lo sketch leggendario

Walter Chiari ricorda l’amico Campanini rifacendo il mitico sketch “Vieni avanti, cretino”. La performance conferma il talento comico dell’artista milanese nel repertorio classico italiano. Inoltre, dimostra come certi momenti televisivi rimangano impressi nella memoria collettiva.

I Giornali Radio e le voci storiche

Il programma dedica spazio ai Giornali Radio con Pinzaruti e le voci storiche degli anni ’80. Lello Bersani ricorda Vittorio Veltroni e la rubrica “Ciak” insieme a ospiti prestigiosi. Elsa Martinelli e Galeazzo Benti affiancano il giornalista in questo viaggio nella memoria.

Mike Bongiorno e gli esordi americani

Arbore presenta Mike Bongiorno che racconta gli inizi nella radio americana. Il conduttore rievoca il successo di “Motivo in maschera”, programma che ha segnato la storia. Infatti, questi ricordi testimoniano l’influenza della radio americana sulla televisione italiana nascente.

L’omaggio a Napoli

La puntata si chiude con un tributo alla tradizione partenopea attraverso diversi contributi artistici. Isabella Biagini imita Sophia Loren con la sua consueta maestria interpretativa. Inoltre, “I Senza Vergogna” cantano un medley partenopeo che celebra la cultura musicale napoletana.

Il ricordo del terremoto dell’Irpinia

Il programma torna a parlare di informazione con un focus sul terremoto dell’Irpinia del 1980. Si riascoltano gli appelli radiofonici dei sopravvissuti e l’impegno della Rai nel coordinamento soccorsi. Arbore discute di questo momento drammatico con ospiti che vissero quegli eventi.

Gianni Bisiach, Giuseppe Zamberletti e Carlo Tognoli condividono ricordi e riflessioni sull’emergenza. Questo segmento dimostra come la radio abbia avuto un ruolo fondamentale nell’informazione pubblica. Pertanto, conferma l’importanza del servizio pubblico radiofonico nei momenti di crisi nazionale.

La chiusura tradizionale

In chiusura, seguendo la tradizione del programma, si esibiscono le gemelle Nete. “I Senza vergogna” cantano “Un bacio a mezzanotte” per salutare il pubblico. Questo finale rappresenta un momento di continuità con la storia del format originale.

Stasera in seconda serata su Rai 3 inizia questo viaggio nella memoria radiofonica italiana. Un appuntamento imperdibile per chi ama la storia della comunicazione e dello spettacolo del nostro Paese.

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