Stasera su Rai 5 il documentario su Jimmy Somerville, icona pop e simbolo dei diritti LGBTQ+

Stasera su Rai 5 il documentario su Jimmy Somerville, icona pop e simbolo dei diritti LGBTQ+Rai 5 propone venerdì 19 novembre alle 22.50 il documentario “Jimmy Somerville, Smalltown Boy”. Diretto da Olivier Simonnet, il film racconta la carriera del cantante scozzese. Un artista che ha segnato gli anni Ottanta con la sua voce inconfondibile.

La voce del falsetto che ha conquistato le classifiche

Jimmy Somerville si è fatto conoscere nella metà degli anni Ottanta. All’epoca era probabilmente l’outsider più famoso d’Inghilterra. La sua estensione vocale straordinaria lo ha reso immediatamente riconoscibile. Prima con i Bronski Beat, poi con i Communards, ha creato tre album dance immortali.

Il cantante di Glasgow ha sempre usato la sua musica per trasmettere messaggi importanti. Inoltre, ha sempre mantenuto un forte legame con le sue origini. La working class e la comunità gay hanno trovato in lui un portavoce autentico.

Bronski Beat: l’esordio che ha cambiato tutto

I Bronski Beat hanno rappresentato una svolta nella musica pop britannica. Il gruppo ha sfidato i tabù dell’epoca. Hanno parlato apertamente di omosessualità e diritti civili. “Smalltown Boy”, il loro singolo più famoso, racconta la storia di un giovane gay costretto a lasciare la sua città.

Il brano è diventato un inno per migliaia di persone. Somerville è attualmente l’unico membro superstite del gruppo originale. La sua voce in falsetto ha definito il sound della band.

I Communards e il successo planetario

Nel 1985 Somerville ha lasciato i Bronski Beat. Successivamente ha fondato i Communards insieme al pianista Richard Coles. Il nuovo progetto ha conquistato immediatamente il pubblico. La loro versione di “Don’t Leave Me This Way” è stata il singolo più venduto nel Regno Unito nel 1986.

I Communards hanno confermato il talento di Somerville. Hanno portato avanti lo stesso impegno politico e sociale. La band ha rappresentato un punto di riferimento per il movimento LGBTQ+ degli anni Ottanta.

Un artista militante e orgoglioso

Jimmy Somerville non si è mai nascosto. Ha sempre dichiarato apertamente la sua omosessualità. Militante di sinistra, si è battuto per i diritti umani. È stato membro orgoglioso della comunità gay e della working class.

Il documentario di Simonnet ripercorre questa storia. Mostra come un ragazzo di Glasgow sia diventato un’icona. La sua musica ha dato voce a chi non l’aveva. Ha contribuito a rendere visibili battaglie fondamentali per i diritti civili.

L’eredità di un’icona pop

La carriera di Somerville ha attraversato decenni. Dopo lo scioglimento dei Communards nel 1988, ha intrapreso una carriera solista. Ha collaborato con diversi artisti e ha continuato a produrre musica.

La sua influenza sulla cultura pop è innegabile. Ha ispirato generazioni di artisti. La sua voce rimane un simbolo degli anni Ottanta. Stasera il documentario su Rai 5 celebra questo straordinario artista.

“Jimmy Somerville, Smalltown Boy” andrà in onda venerdì 19 novembre alle 22.50 su Rai 5. Un’occasione per scoprire o riscoprire la storia di un cantante unico. Un artista che ha fatto della musica uno strumento di libertà e uguaglianza.

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