Una delle scoperte archeologiche più importanti degli ultimi decenni sarà protagonista in TV. Rai Storia proporrà un documentario unico. Si tratta di “In carne e bronzo. Il santuario di San Casciano dei Bagni”. Andrà in onda questa sera, lunedì 28 luglio, alle 21.10. Fa parte del programma “Italia. Viaggio nella bellezza”.
Il filmato, di Brigida Gullo e con la regia di Eugenio Farioli Vecchioli, svela dettagli preziosi. Ci porta direttamente nel cuore del santuario etrusco e romano. Qui, l’ultima campagna di scavo ha rivelato eccezionali tesori.
La straordinaria scoperta del santuario termale
La vasca sacra del Bagno Grande è il fulcro di un antico santuario. Questo luogo sacro accolse devoti per quasi 800 anni. La frequentazione va dal III secolo a.C. al V d.C. Dal 2020 a oggi, gli scavi hanno riportato alla luce un deposito votivo. Era intatto. L’acqua e il fango lo hanno conservato per oltre duemila anni.
Anche l’ultima campagna di scavo, nell’estate del 2024, ha stupito gli archeologi. Ha colpito anche l’opinione pubblica. Ciò è avvenuto per il numero e la varietà dei reperti. Straordinario anche il loro stato di conservazione.
Tesori di bronzo e antichi segreti
Tra i ritrovamenti spicca una bellissima statua di bambino. Essa nasconde un segreto nella sua manina. C’è anche un busto tagliato a metà. Ha una posa regale. Poi un serpente alato, forse il demone della vasca sacra. E ancora, tantissime monete.
Sono tutte testimonianze fuse nel bronzo. Hanno richiamato un gruppo di esperti. Il bronzo è un materiale misterioso. Pone molte domande. Quanto è veloce la corrosione? Come fermarla al meglio? Quando e dove fu fusa una statua?
La scienza al servizio dell’archeologia
Tutte le scienze applicate ai beni culturali offrono i propri strumenti. Esse cercano risposte a queste domande complesse. Così fisici, chimici, geologi collaborano. Insieme a storici dell’arte antica e numismatici. Non mancano epigrafisti e restauratori. Tutti si riuniscono attorno ai reperti. Cercano di tracciarne la storia. È un vero lavoro di squadra.
Tuttavia, il “popolo dei bronzi” non è l’unico oggetto di studio. L’approccio del gruppo di ricerca è più ampio. Prende in considerazione anche il “popolo dei vivi”. L’archeologia, a San Casciano dei Bagni, si avvicina all’antropologia. Compiere uno scavo sul terreno della memoria è l’obiettivo.
Memoria e futuro: un progetto per la comunità
Insieme ai bronzi, dunque, emergono i ricordi di una comunità. Diffondere i risultati della ricerca è prioritario. Sia alla comunità scientifica che al pubblico più ampio. Questo è il primo obiettivo del team.
A San Casciano dei Bagni, l’archeologia è un viaggio nel passato. Dà nuova vita al presente. Grazie alla ricerca e al suo racconto. La comunità dei vivi entra in contatto con quella dei bronzi.
Il futuro dei bronzi: restauro e nuovo museo
Il futuro dei reperti è nelle mani dei restauratori. Nei laboratori della Soprintendenza di Grosseto sta iniziando un lavoro certosino. Riporterà i bronzi al loro antico splendore. Saranno pronti per essere esposti. Probabilmente, già nel 2026.
La loro nuova casa sarà il museo di San Casciano. Sarà allestito presso il palazzo dell’Arcipretura. Questo edificio storico è stato acquisito e restaurato. È grazie all’intervento del Ministero della Cultura. Si prepara così a diventare la nuova sede di questi tesori.
Non perdete questo affascinante viaggio nella storia. Un’occasione per apprezzare la dedizione degli archeologi. E la bellezza del nostro patrimonio culturale.
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