La copertina dedicata alle inondazioni a Valencia

Si apre con la copertina dedicata ai drammatici eventi di Valencia il nuovo appuntamento con “Gocce di Petrolio”, sulla trilogia dedicata al cibo, in onda venerdì 1° novembre alle 15.20 su Rai 3. Dopo aver svelato le correlazioni tra la salute e il cibo e analizzato i danni provocati dagli alimenti ultra-processati, in questo terzo episodio Duilio Giammaria e la sua squadra indagano il cibo e le sue relazioni con l’ambiente. Secondo le previsioni dell’Onu nel 2050 ci saranno 9 miliardi di persone sulla Terra. Si potranno sfamare tutti? E con quali alimenti? E quali saranno le sfide che l’industria alimentare dovrà affrontare per salvaguardare il pianeta? Il percorso per arrivare a un’agricoltura ecologica ed economicamente sostenibile è possibile? Rispondo esperti e scienziati: Enrico Giovannini direttore scientifico dell’Associazione per lo Sviluppo e Sostenibilità Asvis; Carlo Petrini fondatore di Slow Food; il Premio Pulitzer Michael Moss, giornalista del New York Times.
Le scelte alimentari che facciamo ogni giorno hanno un impatto sull’ambiente, ormai è noto e tanti sono gli articoli che ne parlano. Uno fra tutti è la metanalisi effettuata da Poore e Nemecek, ricercatori dell’Università di Oxford, che nel 2018 hanno stimato l’impatto ambientale di vari alimenti: dalla carne al pesce, dai latticini ai legumi, fino ad arrivare ai cereali più consumati. Ma che cos’è l’impronta ambientale degli alimenti? E come si può limitare nella nostra vita di tutti i giorni?
- Le emissioni di gas serra, che costituiscono l’impronta di carbonio(carbon footprint) dell’alimento, e che variano a seconda della fase di produzione considerata. Per calcolarla è necessario conoscere la quantità di gas serra che le varie fasi di produzione emettono e moltiplicarle per la durata nel tempo di questa attività. Si tratta di sommare le emissioni delle singole fasi per avere la carbon footprint complessiva, totale.
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