Iaia Forte irriconoscibile: si trasforma nel personaggio più folle di Sorrentino. Sul palco è un uomo.

Iaia Forte irriconoscibile: si trasforma nel personaggio più folle di Sorrentino. Sul palco è un uomo.Una delle attrici più amate si trasforma completamente. Sul palco, Iaia Forte diventa un uomo. Anzi, diventa Tony Pagoda. È il personaggio più emblematico nato dalla mente del regista Paolo Sorrentino. Un cantante da night club fragile e smisurato. Questa incredibile metamorfosi va in scena a Roma. Lo spettacolo è in programma dal 18 al 21 dicembre. L’appuntamento è all’Argot Studio di Roma. Un evento da non perdere per gli amanti del teatro e del cinema d’autore.

Accanto a Iaia Forte, in questa avventura, c’è l’attrice Anita Fiorello. Insieme, portano il pubblico in un’odissea emotiva unica. Lo spettacolo esplora successo, disincanto e profonda nostalgia.

Chi è Tony Pagoda, l’uomo nato dalla penna di Sorrentino

Tony Pagoda non è un personaggio nuovo. Molti lo ricordano nel film L’uomo in più. Lì era incarnato da un magistrale Toni Servillo. Successivamente, Pagoda ha vissuto una seconda vita. È stato infatti il protagonista del romanzo Hanno tutti ragione. Ora, grazie a Iaia Forte, trova una dimensione teatrale intensa. La sua storia è quella di un cantante napoletano. Un uomo pieno di eccessi e contraddizioni.

Un concerto tra cocaina e Frank Sinatra

Lo spettacolo assume la forma di un concerto narrativo. L’ambientazione è la New York degli anni Cinquanta. Sul palco, quindi, si respira un’atmosfera magica e decadente. Tony Pagoda si sta preparando per un evento epocale. Deve esibirsi al Radio City Music Hall. Ad attenderlo ci sarà nientemeno che Frank Sinatra. L’attesa è carica di tensione e di speranza.

Tra alcol, cocaina e sprazzi di romanticismo, la sua mente viaggia. Riaffiorano i ricordi di una vita intera. Emergono amori passati e cocenti disillusioni. Il tutto si svolge come un flusso di coscienza. Un monologo ironico, cinico ma anche molto struggente.

La sfida di Iaia Forte: un’anima femminile nel corpo di un cialtrone

Perché una donna interpreta un personaggio così maschile? La risposta la dà la stessa Iaia Forte. L’attrice aveva già diretto una prima versione nel 2014. Oggi ne esplora le risonanze più intime e universali.

“Questo cantante cocainomane, disperato e vitale, è una creatura oltre i generi”, spiega. Per questo motivo, secondo lei, può essere incarnato anche da una donna. Forte aggiunge un dettaglio affascinante sulla sua interpretazione. “Mi piace immaginare che il ghigno gradasso di Pagoda nasconda un’anima femminile”. Una “sperdutezza” e un desiderio di armonia perduta.

Un antieroe che non si dimentica

Tony Pagoda è infatti un antieroe moderno. Canta l’amore ma conosce bene la sconfitta. Ha assaporato la gloria ma convive con la malinconia. Il suo sguardo sul mondo è di una lucidità disperata. Tuttavia, risulta irresistibilmente affascinante.

Il personaggio continua a interrogarsi sul senso della vita. Lo fa tra fiumi di champagne e lampi di verità. Il suo sorriso è amaro, quello di chi ha capito tutto. E lo fa con una consapevolezza tutta napoletana. Come direbbe lui stesso: «se a Sinatra la voce l’ha mandata il Signore, a me l’ha mandata San Gennaro». La musica, che include note di Pasquale Catalano e Peppino Di Capri, è la colonna sonora perfetta per il suo viaggio.

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