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Il film del giorno: “Donnie Brasco” (su La7)

Il film del giorno: "Donnie Brasco" (su La7) Il film del giorno: "Donnie Brasco" (su La7)Oggi vi consigliamo Donnie Brasco, in onda su La7 (canale 7, o 507 per l’HD, del digitale terrestre) alle 21.30.

Basato sul libro “My Undercover Life in Mafia” dell’agente FBI Joseph Pistone, racconta la storia del suo scrittore, interpretato da Johnny Depp, che, negli anni Settanta, si infiltra nell’ambiente della mafia nella Little Italy di New York, sotto lo pseudonimo di Donnie Brasco. Con i suoi modi e la sua scaltrezza, l’uomo riesce a guadagnarsi la fiducia di Benjamin Ruggiero (Al Pacino) soprannominato ‘Lefty’. Tra i due nasce un rapporto d’amicizia reciproca e Lefty si convincerà che Donnie possa aiutarlo a compiere la scalata nella famiglia mafiosa dei Bonanno. I due, lavorando per Sonny Black (Michael Madsen), collezionano e assistono a moltissimi reati. Intanto, a causa dell’allontanamento forzato e del cambiamento di Pistone, il matrimonio con Maggie (Anne Heche) inizia a collassare.
L’infiltrato raccoglie un gran numero di prove su Lefty, nonostante i confini che dividono la giustizia dalla mafia si facciano sempre più sfocati nella sua mente. Al soldo dell’organizzazione criminale, Brasco assiste a una sequela di omicidi, tra cui quello di Sonny, e scopre i retroscena del giro d’affari legato al traffico di stupefacenti. Giunto al vertice della famiglia mafiosa, grazie al patrocinio di Lefty, Brasco inizierà a non sopportare più di vivere sotto copertura. L’incapacità di distaccarsi dalla violenta seconda vita, infatti, porterà al crollo del suo matrimonio con Maggie e al conseguente allontanamento dal figlio.
La notizia che la mafia sospetta che qualcuno li stia tradendo e che vi sia una talpa della polizia, porrà Donnie davanti a un vero e proprio dilemma: abbandonare la copertura per non essere scoperto, infatti, significherà tradire il suo mentore e consegnarlo nelle mani della giustizia.

Perché vedere questo film

Dramma di stampo poliziesco di straordinario spessore diretto con gran vigore e persino un pizzico di ironia da un regista, Mike Newell, per cui questo film ha rappresentato la cosiddetta one-hit di una carriera altrimenti piuttosto grigia.

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