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Il trombonista Simone Maffioletti sulla web tv di Divertimento Ensemble

Il trombonista Simone Maffioletti sulla web tv di Divertimento Ensemble Il trombonista Simone Maffioletti sulla web tv di Divertimento EnsembleEd è proprio Simone Maffioletti a raccontare la complessità e l’originalità del suo concerto per la web tv di Divertimento Ensemble; concerto che nasce durante i mesi della chiusura di tutte le attività artistiche e musicali: «Young Performers on Digital Stage arriva proprio al momento giusto. La mia vita musicale, così come quella di tanti altri colleghi in tutto il mondo, è stata negli ultimi mesi costretta al silenzio. Avrei dovuto suonare tre quattro volte per la serie Blind Dates -un’iniziativa della mia orchestra (Luzerner Sinfonieorchester) e della sua residenza, il KKL di Lucerna- ma la maggior parte dei concerti è stata annullata, e molti altri lo saranno. Perciò, erano questi l’occasione e il luogo perfetti per mettere in mostra uno dei miei principali interessi: la musica per trombone solo.

Ho deciso di registrare uno dei pezzi più difficili che siano mai stati scritti per trombone solo (sicuramente IL più difficile che io abbia mai affrontato): Keren, di Iannis Xenakis (1986). Questo brano si è imposto come uno dei “classici” della Nuova Musica per trombone ed è, a mio avviso, uno dei più impegnativi: molte tecniche contemporanee vengono impiegate, come ad esempio gli split-tones, l’uso di diverse sordine, il flatterzunge e gli intervalli microtonali. Ciò nonostante, il pezzo ha una struttura ben definita e una natura essenzialmente melodica, cosa che lo rende coerente e gradevole, ma profondo.

Ho deciso di far seguire a Keren un pezzo scritto da una donna, come richiesto dal bando. Mahdoom (1998) della compositrice Katia Tiutiunnik unisce tradizione occidentale e ispirazione orientale. Nonostante non sia microtonale, il brano evoca suoni e atmosfere esotici (il titolo significa in lingua araba “distrutto” o “raso al suolo”, un tributo ai bambini che hanno subito l’invasione del Kuwait nel 1990 e sono morti per le relative conseguenze). Su un piano tecnico, Mahdoom ha qualcosa in comune con i Tre pezzi per Trombone di Scelsi (fluttuazioni ritmiche all’interno di una griglia metrica precisa) è più vagamente con la prima delle Tre Cadenze di Gorli (glissati reiterati tra sol e la bemolle gravi). Sulla carta poi (manoscritto), questo pezzo mi ricorda inoltre, a livello visivo, il modo di scrivere di Donatoni (con cui la Tiutiunnik ha studiato per due anni, e che, a sua volta, ha scritto un pezzo per trombone solo).

Basta è stato scritto nel 1982 dal compositore svedese Folke Rabe per Christian Lindberg, uno dei più leggendari solisti della storia del trombone, a quel tempo studente dell’Accademia Reale di Musica di Stoccolma. Questo brano, tra quelli per trombone solo, è uno dei più eseguiti; è costruito in prevalenza su rapide scale prodotte dal movimento della coulisse attraverso gli armonici, una tecnica peculiare dello strumento. Il pezzo fa largo uso di doppi suoni suonati e cantati, una tecnica portata in auge da Berio nella sua Sequenza V del 1966, brano da cui Basta deriva anche parte della sua teatralità. Infatti, all’esecutore viene richiesto di correre precipitosamente sulla scena prima di cominciare e improvvisamente scappar dopo aver finito di suonare.

L’ultima parte della mia prova è composta dai cinque Studi da Concerto per trombone che Mike Svoboda ha composto nel 2008. Ho avuto la fortuna di essere ad Hannover quando, nel 2013, Svoboda tenne una master class presso la Hochschule für Musik, Theater und Medien della città, ricevendo tra l’altro una copia stampata degli Studi direttamente dall’autore stesso. Principalmente composti per preparare lo studente ad affrontare altri brani della più ampia letteratura contemporanea per trombone, gli Studi insistono ciascuno su una particolare tecnica, come ad esempio l’uso della valvola senza pompa d’intonazione (Studio n 3 Tube) o i cambi di timbro e colore per mezzo di sordine (Studi n. 2 Wawa e n. 4 Dampen), oltre ad altre già viste in precedenza. Eppure, tuttavia, non solo questi Studi aprono nuove prospettive all’esplorazione di tecniche caratteristiche, essi sono anche musicalmente validi e belli da ascoltare (il n. 2 è in assoluto il mio preferito). Ho deciso di iniziare col n. 3, in modo che la corsa fuori dalla scena alla fine di Basta mi permettesse di “preparare” il trombone lontano dal palco, non visto, accrescendo la sorpresa degli ascoltatori. Seguono quindi, nell’ordine, i numeri 5 Slide, 2, 4 e, infine, il n. 1 Fanfare».

 

  1. Martedì 8 giugno

 

Iannis Xenakis (1922-2001)

Keren (1986)

 

Katia Tiutiunnik (1967)

Mahdoom (1998)

 

Folke Rabe (1935-2017)

Basta (1982)

 

Mike Svoboda (1960)

Concert Études (2008)

Simone Maffioletti trombone

SIMONE MAFFIOLETTI è dal 2014 Stellvertretender Soloposaunist (trombone co-principale) dell’Orchestra Sinfonica di Lucerna (Luzerner Sinfonieorchester). Sotto la guida di Ian Bousfield, ottiene un Master in Music Performance presso la Hochschule der Künste Bern. Il suo corso di studi include anche il conseguimento del Diploma Accademico di Secondo Livello presso gli Istituti Superiori di Studi Musicali della Valle d’Aosta (docenti: Vincent Lepape e Stefano Viola) e “G. Donizetti” di Bergamo (docente: Ermes Giussani). Ha suonato con le più prestigiose orchestre italiane, tra cui l’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra Mozart di Bologna e l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, oltre a esibirsi regolarmente in formazioni da camera. Dal 2010 al 2012 è membro della Orchester Akademie Ossiach (Austria), su invito personale di Ian Bousfield, preparatore della sezione ottoni. Un ulteriore arricchimento della sua formazione musicale è il periodo passato come studente Erasmus alla Hochschule für Musik, Theater und Medien Hannover, studiando con Jonas Bylund. Nel 2006, riceve la borsa di studio Lino Barbisotti, XXI edizione (Osio Sotto, BG). Tiene nel 2015 un corso di tre giorni presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali della Valle d’Aosta, su invito di Stefano Viola, mentre è docente del Festival della Piana del Cavaliere nelle edizioni 2018 (Pereto, AQ), 2019 e 2020 (Configni, RI).

Al di fuori dell’attività di orchestrale, Simone Maffioletti è membro fondatore del gruppo Symphonic Brass Lucerne e tiene concerti da solista eseguendo musica originale per trombone solo.

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