James Senese, il Sassofonista “Nero a Metà” che Ha Rivoluzionato il Jazz Italiano

ames Senese, il Sassofonista "Nero a Metà" che Ha Rivoluzionato il Jazz ItalianoNel panorama musicale italiano degli anni ’70 e ’80, poche figure hanno incarnato con tanta autenticità la fusione tra cultura partenopea e sonorità internazionali come James Senese. Sassofonista, compositore e bandleader, Senese rappresenta un unicum nella storia della musica italiana: figlio della guerra e della periferia napoletana, definito “nero a metà” per le sue origini, ha saputo trasformare le proprie radici in un linguaggio musicale rivoluzionario.

Dalle Periferie di Napoli al Palcoscenico Nazionale

La storia di James Senese inizia nei quartieri popolari di Napoli del dopoguerra. Nato dall’incontro tra una donna napoletana e un soldato afroamericano, Senese cresce in un contesto difficile, dove il pregiudizio si intreccia alla povertà. Ma è proprio in questa realtà complessa che si forgia la sua sensibilità artistica, alimentata dai ritmi e dai suoni che attraversano le strade della città.

La sua carriera musicale prende forma con gli Showmen, gruppo pionieristico della scena rock italiana, prima di evolversi nella fondazione dei Napoli Centrale, formazione destinata a lasciare un segno indelebile nella musica italiana. Con questa band, Senese sperimenta una sintesi originale tra rhythm and blues, jazz-rock e tradizione napoletana, creando quello che molti considerano la via italiana a generi fino ad allora appannaggio esclusivo della scena anglosassone.

Il Discepolo di Coltrane e l’Invenzione di un Suono

James Senese si è sempre dichiarato discepolo spirituale di John Coltrane, il leggendario sassofonista che ha rivoluzionato il jazz mondiale. Come il maestro americano, Senese ha fatto del sassofono uno strumento di espressione totale, capace di veicolare emozioni viscerali e di raccontare storie di marginalità e riscatto. Il suo suono, ruvido e penetrante, fonde la potenza del free jazz con la melodia napoletana, creando un linguaggio inconfondibile.

La collaborazione con Pino Daniele rappresenta un altro capitolo fondamentale della sua carriera. Insieme hanno dato vita a brani che sono entrati nell’immaginario collettivo italiano, portando il blues mediterraneo dalle periferie ai grandi palchi nazionali. Il sassofono di Senese ha contribuito a definire il sound di classici immortali, aggiungendo profondità e intensità emotiva alle composizioni di Daniele.

Un Leader Silenzioso della Rivoluzione Musicale Italiana

Nonostante il suo contributo determinante alla musica italiana, Senese è rimasto spesso una figura poco compresa dal grande pubblico. La sua è stata una leadership silenziosa, fatta di ricerca sonora costante e di fedeltà ai propri principi artistici. Mentre altri musicisti della sua generazione cercavano il successo commerciale, Senese ha continuato a esplorare territori sonori complessi, rifiutando compromessi stilistici.

La generazione di musicisti napoletani degli anni ’70 e ’80 ha rivoluzionato il panorama musicale italiano, introducendo contaminazioni fino ad allora inedite. Senese ne è stato uno degli assoluti protagonisti, un innovatore che ha saputo trasformare le proprie radici culturali in un patrimonio artistico universale.

L’Omaggio di Blob e il Riconoscimento Tardivo

L’omaggio che Rai 3 dedica a James Senese attraverso “Blobjames” rappresenta un riconoscimento importante, anche se tardivo, a un artista che ha segnato la storia della musica italiana. La trasmissione dell’8 novembre alle 20 offrirà al pubblico l’opportunità di scoprire o riscoprire attraverso i materiali d’archivio Rai un protagonista assoluto della scena musicale nazionale, un artista che ha saputo trasformare la propria diversità in ricchezza espressiva.

James Senese rimane oggi un simbolo di autenticità e coerenza artistica, un musicista che ha fatto della propria storia personale la materia prima della propria arte. Il suo sassofono continua a raccontare storie di periferie, di incontri impossibili tra culture diverse, di una Napoli che è porta del Mediterraneo e crocevia di suoni e anime. Un patrimonio che merita di essere conosciuto e celebrato, non solo dagli appassionati di jazz, ma da chiunque ami la musica come forma di espressione autentica e rivoluzionaria.

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