La rassegna “IN CONTROLUCE” racconta “Un ballo in maschera” di Verdi aspettandone la messa in scena

La rassegna “IN CONTROLUCE” racconta “Un ballo in maschera” di Verdi aspettandone la messa in scena Il prossimo incontro della rassegna del TCBO “In Controluce – Percorsi d’Opera tra Arte e Storia” dal titolo “Un ballo in maschera. Nel “fantastico della politica”, in programma mercoledì 9 aprile 2025 alle ore 20 all’Auditorium Manzoni vedrà l’opera di Giuseppe Verdi analizzata e raccontata da due ospiti d’eccezione: Francesco Antonioni (apprezzato compositore e conduttore radiotelevisivo) e Giovanni Carlo Federico Villa (storico dell’arte e docente universitario).

“Un ballo in maschera” andrà in scena al Comunale Nouveau dal 13 al 19 aprile con la direzione orchestrale di Riccardo Frizza e la regia di Daniele Menghini.

Antonioni e Villa , nella loro disamina del melodramma, parleranno di temi come l’amicizia autentica, il racconto politico filtrato attraverso la magia, la maschera che, sospendendo la realtà, svela la reale natura dei rapporti sociali; argomenti, secondo i due relatori, affrontati da Verdi nella sua opera.

“Un ballo in maschera” è il ventitreesimo lavoro di Verdi, che era quindi già ampiamente conosciuto ed amato, ma questa fama non gli risparmiò problemi con la censura, infastidita forse dal racconto di una congiura di corte con annessa passione amorosa socialmente inaccettabile, e con (per non farsi mancare niente) un tocco di soprannaturale.

Il Guardian ha definito Francesco Antonioni «un compositore che sa esattamente cosa fare e come realizzare le proprie idee», e dev’essere vero, se l’artista ha nel suo curriculum collaborazioni con istituzioni come Wigmore Hall, l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, MiTo Settembre Musica, Biennale di Venezia, e i suoi lavori sono stati interpretati da artisti come Antonio Pappano, George Benjamin, Evelyn Glennie, Yuri Bashmet e Beatrice Rana. Antonioni è conosciuto anche in veste di conduttore di Rai Radio 3 e di Rai 5, e accanto a lui, a parlare dell’attento sguardo di Verdi sul presente e del suo lavoro che intreccia con leggerezza e tragicità passioni umane e sentimento patriottico, lo storico dell’arte Giovanni Carlo Federico Villa (ormai ben noto al pubblico bolognese). Villa è direttore di Palazzo Madama di Torino e presidente dell’Ateneo di Scienze Lettere ed Arti di Bergamo; è autore di oltre trecento pubblicazioni e importanti monografie; numerose le sue presenze divulgative relative al patrimonio artistico nazionale sui principali canali radiotelevisivi italiani e stranieri.

Completano l’appuntamento del 9 aprile tre pagine musicali tratte dall’opera di Verdi e affidate a due soprani: Laura Stella, che studia alla Scuola dell’Opera del TCBO, canta l’aria di Amelia Morrò, ma prima in grazia, mentre Claudia Ceraulo, formatasi nello stesso istituto, canta le arie di Oscar Volta la terrea e Saper vorreste; le accompagna al pianoforte Amedeo Salvato. 

Il team creativo Innovio ARTS realizza il racconto di immagini e suoni e si occupa delle elaborazioni video.

La rassegna, a cura di Barbara Abbondanza, è realizzata dal Teatro Comunale di Bologna in collaborazione con Innovio. Questo appuntamento vede la partnership di Illumia, BPER, Pelliconi, Engel&Völkers, Balestra & Partners, Penske Cars, Valsoia e GVS. 

 I biglietti – da 5 a 15 euro – sono in vendita su Vivaticket. 

Info: https://www.tcbo.it/eventi/nel-fantastico-della-politica/

Autore

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*