“La scomparsa di Josef Mengele” shock al cinema: trailer italiano online e data di uscita svelata

“La scomparsa di Josef Mengele” shock al cinema: trailer italiano online e data di uscita svelataIl nuovo film di Kirill Serebrennikov scuote la memoria dell’Olocausto

Europictures diffonde il trailer italiano di “La scomparsa di Josef Mengele”.
Il film porta sullo schermo una delle figure più terribili del nazismo.

Alla regia c’è Kirill Serebrennikov, autore di culto del cinema d’autore.
Ha firmato titoli come “Limonov”, “Petrov’s Flu” e “La moglie di Tchaikovsky”.

Questa volta cambia registro in modo radicale.
Sperimenta uno stile diverso e più teso, vicino al thriller storico.

Il film è tratto dal romanzo omonimo di Olivier Guez.
Il libro ha riportato al centro del dibattito la fuga di Mengele.

Dalla Croisette a Trieste: il percorso festivaliero del film

Innanzitutto, il film è stato presentato a Cannes 78, fuori concorso.
Qui ha acceso un dibattito acceso tra critica e pubblico.

Ora arriva in Italia con un passaggio importante nei festival.
“La scomparsa di Josef Mengele” sarà in anteprima nazionale il 20 gennaio.

La proiezione avverrà al 37° Trieste Film Festival.
In sala sarà presente lo stesso Serebrennikov.

Subito dopo l’anteprima, inizierà il percorso nelle sale italiane.
L’uscita al cinema è fissata per il 29 gennaio, distribuito da Europictures.

Chi era Josef Mengele: l’“Angelo della morte” di Auschwitz

Il film racconta la storia vera del medico nazista Josef Mengele.
Fu uno dei criminali più spietati del Terzo Reich.

I suoi esperimenti si svolsero nel campo di sterminio di Auschwitz.
Usò prigionieri come cavie, con particolare ossessione per i gemelli.

Gli esperimenti furono umilianti, disumani e senza alcun limite etico.
Non esisteva rispetto per il dolore, né per la vita o la morte.

Per questo motivo Mengele venne soprannominato “l’Angelo della morte”.
Il film non attenua la brutalità dei fatti, ma li affronta frontalmente.

August Diehl nei panni del carnefice in fuga

A dare volto a Mengele è l’attore tedesco August Diehl.
Il pubblico lo ricorda per “Il maestro e Margherita” e molti ruoli intensi.

Qui interpreta un uomo freddo, metodico, sempre in trasformazione.
Il film segue la sua fuga dopo la Seconda guerra mondiale.

Grazie a una rete di protezione, Mengele imbocca la “rotta dei ratti”.
Questa via segreta permise a molti nazisti di fuggire in Sud America.

Dall’Argentina al Brasile: trent’anni di latitanza

La narrazione copre un arco di tempo che va dal 1949 al 1979.
Si tratta degli anni della latitanza e della progressiva dissoluzione dell’uomo.

Mengele si sposta tra Argentina, Paraguay e Brasile.
Cambia nome, identità, amicizie e abitudini, ma non il passato.

Il film è raccontato interamente dal punto di vista del fuggitivo.
Lo spettatore resta chiuso nella sua prospettiva inquietante.

Il mondo però cambia intorno a lui.
L’opinione pubblica inizia a prendere coscienza dei crimini nazisti.

Ormai anziano, Mengele si ritrova faccia a faccia con il figlio Rolf.
In quel momento deve affrontare il peso delle proprie azioni.

Un film sul passato, ma soprattutto sul presente

“La scomparsa di Josef Mengele” non è solo un film storico.
Parla del presente e delle derive del nostro tempo.

Serebrennikov lo dichiara con chiarezza in un passaggio forte.
Ricorda che esistono ancora intellettuali che mettono in dubbio l’Olocausto.

Per questo, dice, questo film doveva esistere.
Non come semplice biopic, ma come atto di memoria attiva.

Il film mostra un carnefice che tenta di sfuggire al proprio destino.
La società, invece, cerca di dare un nome ai crimini del passato.

La storia di Mengele diventa così un monito.
Invita a vigilare contro il negazionismo e ogni riscrittura della storia.

Per approfondire la figura reale di Mengele è utile leggere anche la sua voce enciclopedica.
Il film di Serebrennikov arriva ora a trasformare quella pagina in immagini e suono.

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