Tra le mete, i misteri di Teotihuacan in Messico

L’Acropoli di Atene è uno dei siti archeologici più famosi del mondo. Qui sorge il Partenone, il tempio più maestoso dell’antica Grecia. I monumenti che si trovano in cima a questa rocca che sovrasta la capitale ellenica sono stati costruiti nel V secolo avanti Cristo e attirano visitatori da ogni parte del mondo. Ma come sono stati costruiti? Quali tecniche hanno utilizzato gli antichi costruttori per innalzare i giganteschi blocchi di pietra che formano i vari monumenti dell’Acropoli? Con l’aiuto degli esperti e le ricostruzioni in 3D, ci si tufferà nel passato, nel luogo di nascita della democrazia e della civiltà occidentale.
A pochi giorni dall’anniversario del D-Day, lo sbarco alleato in Normandia, “Passaggio a Nord Ovest” tornerà nei luoghi che hanno segnato quel drammatico conflitto. A Éperlecques, nel nord della Francia, si trova uno dei grandi bunker nei quali l’esercito tedesco assemblava i terribili missili V-2, i micidiali ordigni progettati dall’ingegnere tedesco Wernher von Braun su ordine del governo nazista per attaccare le capitali alleate.
In Messico, a soli 40 chilometri dalla capitale, sorge l’antica “città degli Dei”: Teotihuacan. Costruita nel Primo Secolo dopo Cristo, aveva la stessa quantità di abitanti della Atene classica. Di tutte le città precolombiane del Mesoamerica, Teotihuacan è la più misteriosa e solleva ancora domande sui suoi costruttori e anche sul suo stesso nome. Infatti, furono gli Aztechi, nel XIII Secolo, a chiamarla come è conosciuta oggi, giacché questa civiltà è scomparsa senza lasciare alcuna traccia scritta, persa per sempre nelle nebbie del tempo.
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