“Torino, Torino la bella città, si mangia si beve e bene si sta!”. Questa filastrocca, recitata dai bambini del Mezzogiorno alla fine degli anni ’50, racconta il sogno di un’intera generazione. Un sogno che diventerà realtà per milioni di italiani in cerca di lavoro e futuro.
Il grande esodo verso il triangolo industriale
Stasera, mercoledì 29 ottobre alle 21.10, Rai Storia trasmette “L’Italia della Repubblica” con Paolo Mieli. Il programma affronta uno dei capitoli più significativi della storia italiana recente: le migrazioni interne del dopoguerra.
Tra il 1951 e il 1960, oltre due milioni di persone lasciano il Mezzogiorno. Quindi, le regioni meridionali si svuotano mentre le città del Nord si trasformano. Il triangolo industriale diventa la meta principale di questo esodo biblico.
Il viaggio della speranza sul treno del sole
Il treno del sole rappresenta il simbolo di questi viaggi epocali. A bordo viaggiano famiglie intere con valigie di cartone e speranze nel cuore. Partono dalla Puglia, dalla Sicilia, dalla Campania. Tuttavia, anche il settentrione ha i suoi emigranti interni.
Il Sud diventa così il serbatoio di manodopera per le fabbriche del Nord. Di conseguenza, le campagne si spopolano e le città si riempiono rapidamente. Inoltre, emergono subito problemi di sovraffollamento e carenza di servizi.
L’arrivo al Nord: tra difficoltà e discriminazione
Chi parte ha in tasca solo l’indirizzo di un compaesano. Questo può offrire ospitalità temporanea in attesa di trovare lavoro. Pertanto, molti vivono in pensioni, locande o soffitte anguste.
L’integrazione non è semplice. I “meridionali” vengono spesso guardati con diffidenza dagli abitanti del Nord. L’accettazione reciproca richiederà tempo e pazienza da entrambe le parti.
Gli ospiti della puntata analizzano il fenomeno
Michele Astori intervista diversi esperti per approfondire questo fenomeno storico. Ernesto Olivero racconta l’impatto delle migrazioni sulle città e sulle vite degli italiani. Inoltre, partecipano gli storici Piero Bevilacqua ed Emilio Franzina.
Presenti anche il demografo Antonio Golini (1937-2025) e il giornalista Goffredo Fofi (1937-2025). I loro contributi aiutano a comprendere le dinamiche sociali ed economiche di quegli anni cruciali.
Un’Italia che cambia volto
Questo movimento di persone trasforma profondamente il Paese. Da una parte, le industrie trovano manodopera necessaria alla crescita economica. Dall’altra, milioni di italiani cercano riscatto sociale attraverso il lavoro in fabbrica.
La puntata di stasera su Rai Storia ripercorre questa pagina fondamentale della Repubblica italiana. Un viaggio nella memoria collettiva che ha segnato generazioni di italiani.
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