La risata ai tempi degli smartphone. È questo il tema al centro della nuova puntata di “Allegro ma non troppo”. Il late night show di Rai Cultura condotto da Luca Barbareschi va in onda domenica 21 dicembre alle 23.10 su Rai 3.
Quando la realtà supera la comicità
Cosa fa ridere oggi? La domanda è più complessa di quanto sembri. Infatti, basta guardarsi intorno per notare un fenomeno curioso. In treno, al ristorante o per strada, sempre più persone ridacchiano da sole. Il motivo? Lo smartphone in mano.
La vecchia comicità nazional-popolare sembra ormai un ricordo lontano. Qualcosa è cambiato nel nostro modo di ridere. Tuttavia, non dipende necessariamente dalla bravura dei comici. Il problema è un altro: la realtà ha smesso di stare al suo posto.
La sfida della satira contemporanea
Oggi la realtà fa concorrenza all’assurdo e al nonsense. Come si fa satira quando gli eventi quotidiani sembrano già degli sketch? Inoltre, come si può tornare a ridere tutti insieme quando ognuno ride da solo?
Questi interrogativi saranno al centro della discussione. Luca Barbareschi ne parlerà in studio con ospiti d’eccezione. Il regista Fausto Brizzi e il comico Gene Gnocchi analizzeranno insieme la trasformazione della comicità italiana.
Un format che coinvolge il pubblico
Non mancheranno le incursioni dal pubblico. Queste interazioni rappresentano uno degli elementi caratteristici del programma. Permettono di arricchire il dibattito con punti di vista diversi.
“Allegro ma non troppo” è un programma ideato da Luca Barbareschi. La scrittura è affidata a un team composto da Riccardo Sfondrini, Giovanni Filippetto e Andrea Minuz. La regia porta la firma di Maria Laura De Stefano.
Il team dietro le quinte
La fotografia è curata da Pasquale Saccone. La scenografia è opera di Tiziana Fiorillo e Luca Arcuri. Si tratta di una produzione di Rai Cultura, realizzata da Ballandi. La supervisione produzione Ballandi è affidata a Luca Catalano, mentre il capo progetto Rai è Luisa Pistacchio.
L’appuntamento con “Allegro ma non troppo” è dunque fissato per domenica sera. Un’occasione per riflettere sul nostro rapporto con l’umorismo. E magari per riscoprire il piacere di ridere insieme, non solo davanti a uno schermo.
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