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Stasera in tv arriva “Sarah Bernhardt. The first diva”

L’attrice che ha infranto i codici del teatro e dei costumi

Stasera in tv arriva "Sarah Bernhardt. The first diva"

Una bara di mogano in camera da letto, rivestita di raso bianco, per provare le sue parti teatrali, ma per farsi anche qualche riposino. E quando a Parigi si viene a saperlo, lei posa all’interno e ne fa fare delle cartoline. Ha un macabro senso dell’umorismo, Sarah Bernhardt. La prima, sfuggente, star del mondo dello spettacolo è la protagonista del documentario di Aurine Crémieu “Sarah Bernhardt. The first diva”, in onda sabato 8 giugno alle 22.35 su Rai 5.
Cresce come un cardo selvatico nel clan di cortigiane che è casa sua, nella Parigi frou-frou di metà Ottocento. Il suo motto è “quand même”, nonostante tutto. Sarà amata e odiata per aver infranto i codici del teatro e dei costumi del XIX secolo. Non solo attrice, ma anche scultrice, pittrice e viaggiatrice. Farà il giro del mondo dieci volte, incantando il pubblico con le sue tournée. La signora delle camelie, Fedra, Fedora, Cleopatra, Doña Sol, Giovanna D’arco. Lei non interpreta i suoi personaggi, ma si sostituisce a loro. Il teatro Odéon lancia la sua carriera: “Ero felice di essere finita in quell’ombra infinita. Non c’era nulla di più tonificante di quell’aria piena di germi, nulla di più allegro di quell’ombra, nulla di più luminoso di quel nero”. Il suo primo successo è “Le Passant” di François Coppent, dove interpreta Zanetto, scoprendo il gusto per il travestimento perché “la donna non è un uomo come gli altri. L’androginia è una questione di mistero”. Tra i suoi personaggi maschili, Amleto e il ventenne Napoleone I nell’Aiglon di Rostand. Durante l’assedio di Parigi del 1870, trasforma l’Odéon in un ambulatorio e si arruola come paramedico militare. Oltre ai capricci e alla frivolezza, c’è una donna empatica e coraggiosa che odia la guerra e ama la patria.

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