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Stasera in tv torna l’appuntamento con Documentari d’autore

“Acqua e zucchero. Carlo Di Palma. I colori della vita”

Stasera in tv torna l’appuntamento con Documentari d'autore

Una rievocazione del percorso artistico-professionale di Carlo Di Palma, uno dei più bravi direttori della fotografia del cinema mondiale, autentico maestro del colore: dal neorealismo di Luchino Visconti, Vittorio De Sica e Roberto Rossellini, a “Blow Up” e “Deserto Rosso” fino ai capolavori di Woody Allen. Un autentico maestro del colore raccontato da Fariborz Kamkari in “Acqua e zucchero. Carlo Di Palma. I colori della vita”, in onda sabato 8 giugno alle 23 su Rai Storia per “Documentari d’autore”, in prima visione Rai.

Assistente operatore a diciassette anni sul set di Ossessione diretto da Luchino Visconti, per un decennio lavorò con i migliori direttori della fotografia del periodo, soprattutto con Gianni Di Venanzo. Operatore alla macchina dal 1951, cinque anni più tardi diresse la fotografia del suo primo film, Lauta mancia, e in seguito ne firmò moltissimi altri, spesso di grande valore.

Eccellente alle prese con il bianco e nero (da Kapò a La lunga notte del ’43, da Divorzio all’italiana a Omicron, tutti diretti da prestigiosi registi come Pontecorvo, Vancini, Germi, Gregoretti, Montaldo e Petri), è soprattutto con il colore che riesce ad esprimere tutta la sua arte. Con i due film di Antonioni Deserto rosso e Blow-Up raggiunge una tappa fondamentale nella carriera con sperimentazioni cromatiche di grande rilievo.

Durante la lavorazione di Blow-Up, girato agli Elstree Studios di Londra, Carlo Di Palma fece la conoscenza di Stanley Kubrick, che stava girando 2001: Odissea nello spazio nel teatro di posa a fianco di quello usato da Antonioni.

A partire dal 1983 lavorò con continuità negli Stati Uniti, dove incontrò Woody Allen e stabilì con lui un proficuo sodalizio artistico che si prolungò nel tempo, fotografando tutti i suoi film da Hannah e le sue sorelle fino a Harry a pezzi, vincendo numerosi premi.

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