Maremma Civetta! – di Francesco Tozzi

Anche questa settimana torna la nostra imperdibile super civetta show, più ricca e interessante che mai dato che ci avviamo verso il momento più caldo (in tutti i sensi) dell’anno, per il nostro territorio ma non solo. Andiamo a incominciare.

Commentando il dodicesimo posto in classifica, vorremmo anche operare una sorta di civetta shaming: massimo rispetto per chi ogni mese pone un mattoncino in più sulle sue proprietà; ma siamo sicuri che la notizia da porre in risalto fosse quella che si trova effettivamente in cima? Un passo avanti per le nostre proprietà e un passo indietro per la civiltà. Riflettere.
All’undicesimo posto la civetta più democristiana della settimana: volete liberarvi di vostra/o figlio/a? Vi capiamo benissimo. La Nazione vi spiega anche come farlo, risparmiando. Intanto, col favore delle tenebre (dell’attenzione) c’è chi costruisce strade abusive, magari per permettere alla colonia di turno di arrivare in spiaggia più facilmente.
Decima posizione per la civetta di giovedì 19 giugno. Sarà perché quelli come me la pensione e la 14esima non la vedranno mai; ma vuoi mettere con la notizia della truffa sventata dalla figlia della centenaria? Abbiamo bisogno di esempi, non di scorciatoie.
Nono posto per la civetta de La Nazione del 18 giugno: le vacche sono (in buona parte) già scappate e noi gridiamo aiuto. Come diceva Goethe: L’incendio di una fattoria è una tragedia; la rovina della Patria…
Al posto numero otto si piazza il dazebao del Tirreno del 18 giugno: ogni anno si ripresenta l’emergenza incendi; nel frattempo, pare che anche la politica e la scuola vadano (simbolicamente) a fuoco; ma, come direbbe Flaiano, per i giornali la situazione è grave ma non è seria. Priorità a piè di pagina.
Settima posizione, sempre per parlare di fuoco, per la civetta del 14 giugno, diretta conseguenza del nostro commento di cui sopra. La sicurezza è una priorità; ma, a volte, è anche un business. Troppe volte. Approfondimento cercasi.
Il fuoco, questa settimana, va di brutto: sesta posizione per la storia dell’imprenditore piromane. Siamo in piena estate. O in pieno Joel Schumacher. Giorni di ordinaria follia.
Al numero cinque troviamo, come seconda notizia, un evento che deve aver gettato gli studenti nel panico. Il cambio delle commissioni d’esame. Noi speriamo sempre che siano cambi positivi; non vorremmo che i nostri ragazzi si trovassero nel medesimo caso di quello studente che, alla maturità, dovette sentire, dalla bocca di una professoressa, membro esterno della commissione d’esame, uscire la frase: Visto che abbiamo parlato di realismo, che mi dici di Manzoni?
Numero quattro: il 14 giugno, esce questa storia che sembra provenire direttamente da una sceneggiatura simil-hollywoodiana: sarebbe troppo facile fare ironia citando un famoso Controcorrente di Indro Montanelli; ma, parafrasandolo, sarebbe bello immaginare l’arrivo, presso la curia grossetana, di una mail che recita: se non ci date cento milioni, lo liberiamo!
Al terzo posto si commenta l’affaire della settimana: l’assenteismo in politica, ormai, non fa quasi più notizia; ma in provincia, si sa, ci annoiamo. E allora… Abbiamo la netta impressione che, come diceva Corrado: questa storia non finisce qui.
Medaglia d’argento per le buone notizie di giovedì 12 giugno: non ci resterebbe altro che fare un po’ di ironia, immaginando una fittizia parentela tra i protagonisti della prima e della seconda notizia. Una cosa tra d’Annunzio e Simenon: incesto col botto. Ma purtroppo l’unica cosa da fare sarebbe, manco a dirlo, approfondire.
Al numero 1, mentre si preparano arcobaleni nella stagione meno piovosa dell’anno, c’è ancora chi fugge di fronte alle proprie responsabilità. A dimostrazione del fatto che, in questo Paese (ma anche in altri, forse) il problema non è delinquere; ma accorgersi di averlo fatto.