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MAX CASACCI presenta in anteprima OCEANBREATH allo Spazio No’hma di Milano per l’evento #VERSOLAGENERAZIONEOCEANO

MAX CASACCI presenta in anteprima OCEANBREATH allo Spazio No'hma di Milano per l'evento #VERSOLAGENERAZIONEOCEANO MAX CASACCI presenta in anteprima OCEANBREATH allo Spazio No'hma di Milano per l'evento #VERSOLAGENERAZIONEOCEANOGiovedì 22 ottobre allo Spazio No’hma di Milano (via Orcagna, 2 – info su www.decenniodelmare.itMax Casacci sarà ospite di “Verso la Generazione Oceano”, il primo evento italiano organizzato dalla Commissione Oceanografica Intergovernativa dell’UNESCO (IOC-UNESCO) e coordinato da Francesca Santoro, funzionaria UNESCO, esperta di Ocean Literacy, con la collaborazione di Mariasole Bianco, biologa marina e presidente di Worldrise onlus e altri partner, per creare un movimento che dia voce all’importanza di avere un oceano resiliente, un oceano produttivo e un oceano sano.

Il produttore e compositore torinese sarà presente per eseguire in anteprima il brano “Oceanbreath” realizzato esclusivamente con i suoni dell’oceano e che farà parte della sua nuova opera sui suoni del pianeta in uscita a fine novembre. Inoltre, Max Casacci parteciperà al panel “Il futuro è nell’Oceano – nuova era” moderato da Simona Roveda, direttore editoriale e comunicazione Lifegate, insieme a all’imprenditrice Giusy Bettoni, fondatrice e Ceo di C.L.A.S.S. (creativity, lifestyle and sustainable synergy), Luca Panzeri, responsabile R&D e Innovazione Qwarzo, e Daniele Moretti, caporedattore centrale di Sky Tg 24.

«La crisi sanitaria ancora in corso non dovrebbe farci dimenticare l’emergenza climatica e i suoi rischi imminenti. – commenta Max Casacci – Al contrario dovrebbe spingerci a tentare un nuovo sguardo e a formulare pensieri più consapevoli sulla forza della collettività, e sulla necessità di proteggerci tutti insieme dai pericoli di ulteriori danni ambientali.»

“Oceanbreath” è parte di una nuova opera sonora, in uscita a fine novembre, con cui Max Casacci si schiera, attraverso la sua musica, in prima linea nella battaglia per la salvaguardia dell’ambiente, offrendo una risorsa sonora per la sensibilizzazione sulle emergenze ambientali. Un manifesto musicale costruito su suoni e rumori degli ecosistemi che compongono il nostro pianeta.

“Verso la generazione Oceano” è coordinato da Francesca Santoro, funzionaria UNESCO, esperta di Ocean Literacy, con la collaborazione di Mariasole Bianco, biologa marina e presidente di Worldrise onlus, e il contributo della giornalista green Diana de Marsanich, ideatrice de “Il Manifesto della Generazione Blu” insieme a Chiara Bidoli, direttore di Style piccoli, Anne de Carbuccia, artista ambientalista e filmaker, Daniele Moretti, caporedattore di Sky Tg24, Alessio Baghin, esperto di salute, e Livia Pomodoro, che ospiterà l’incontro presso lo Spazio No’hma.

«Il primo contatto con Mariasole Bianco e con Worldrise l’ho avuto in seguito ad un’iniziativa volta a rendere “plastic free” i luoghi della musica, inclusi club e grandi festival. – commenta Max Casacci – Mi sono messo a disposizione e così facendo sono venuto a conoscenza dell’appassionante attività di questa onlus impegnata nella salvaguardia dell’Oceano. Ho quindi proposto di realizzare per loro un brano musicale esclusivamente con i suoni dell’oceano e Worldrise mi ha messo a disposizione una incredibile quantità di materiale sonoro che, durante il lockdown, ho trasformato in “Oceanbreath”»

 

Max Casacci, nato l’11 ottobre 1963 a Torino, ha da sempre alternato l’attività di musicista di band e sul palco a quella di sperimentatore e creatore di suoni in studio. La sua storia musicale è un viaggio senza sosta tra sperimentazione underground, vette delle classifiche, incessante lavoro dietro le quinte e visibilità pop. Tra scultura del suono, scrittura delle parole, composizione, produzione e registrazione. Nei primi anni’ 80, appena diciottenne, milita in alcune delle formazioni postpunk più in vista di Torino (Deafear e Carmody), ma, nel frattempo, nella sala doppiaggio del piccolo studio cinematografico in Piazza Vittorio del padre Ferruccio, allestisce una piccola regia per colonne sonore, musiche per teatro sperimentale e danza contemporanea. Negli anni ‘90 Max Casacci, dopo esserne stato il loro tecnico live e produttore, entra stabilmente negli Africa Unite, portando la reggae band ad una visibilità internazionale, con tour in Europa, Giamaica, Iraq e Palestina. Nel 1996 fonda, insieme a Samuel Romano, i Subsonica. Lo studio di Piazza Vittorio diventa il laboratorio del suono di una band ancora in piena attività a 23 anni di distanza. Tutti gli album vengono registrati e prodotti da Max Casacci e dal resto della band. In quello stesso spazio (che negli anni diventerà la sede di Casasonica) Max Casacci incomincia a diventare produttore di riferimento per l’intera scena underground cittadina prima e per molti protagonisti nazionali in seguito, tra underground e vette delle classifiche di vendita: Afterhours, Almamegretta, Mau Mau, Assalti Frontali, Cristina Donà, Gatto Ciliegia, Modena Cty Ramblers, Perturbazione, Antonella Ruggiero, Eugenio Finardi e Mina, sono solo alcuni degli artisti per cui Max Casacci registra, produce, mixa, e talvolta compone come, ad esempio, il singolo di Mina “Solo se sai rispondere” che porta la sua firma. Dal 2011, lo studio si sposterà nel quartiere Vanchiglia diventando Studio Andromeda. Dal 2004 al 2014, Max Casacci è stato presidente e co-direttore artistico del Traffic Torino Free Festival. Dal 2011 l’urgenza di sperimentazione torna ad emergere. Insieme a Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Vittorio Cosma, fonda il collettivo di musica per conferenze scientifiche Deproducers mentre, nel 2017, dà vita insieme a Ninja dei Subsonica al progetto elettronico “bass” Demonology HiFi di ispirazione rave-vaticana. Collabora con Lorenzo Senni mixando i suoi brani pubblicati per l’etichetta Warpe e, nel frattempo, incomincia un’attività parallela di sonorizzazione e sperimentazione più simile a quella degli esordi. Insieme al produttore Vaghe Stelle (Daniele Mana), realizza, nell’ambito della Biennale d’Arte di Venezia un’opera sonora in vetro, dal titolo “Glasstress”, allestita all’interno della mostra omonima. I suoni di una fornace di Murano diventano il motore ritmico di un appassionante esperimento che diventerà anche l’omonimo album a firma Max Casacci e Vaghe Stelle“Glasstress” riceverà anche i complimenti di Pharrel Williams, che concederà l’utilizzo della sua opera in vetro “Inside out” (presente nella stessa mostra in Biennale d’Arte a Venezia) come copertina del primo singolo “Like a Glass Angel”. Sempre i rumori, questa volta della città di Torino, diventano l’elemento base per l’album: “The City” (MCDM +CISI). Enrico Rava, Gianluca Petrella, FurioDi Castri, Flavio Boltro e lo stesso Emanuele Cisi sassofonista e coautore dell’album, sono protagonisti di una esperienza avventurosa, che verrà consacrata in anteprima davanti a 15000 persone sul palco del Torino Jazz Festival. Sul palco e nell’album, pubblicato da Warner, anche il rapper Ensi e la cantante Petra Magoni. I suoni di una vettura di Formula 1, la Tororosso, diventano un brano che – senza alcuna aggiunta di strumenti – verrà utilizzato per la presentazione del veicolo a Barcellona di fronte alla stampa internazionale. I suoni della Tramvia T1 di Firenze – senza alcuna aggiunta di strumenti – diventano una traccia sonora che farà ballare il pubblico del festival Firenze Europa. La bicicletta del campione olimpionico Marco Aurelio Fontana diventa un brano jazz nel recente video “La mia bici acustica” e i suoni del fiume di Biella diventano l’opera sonora “Watermemories” commissionata dall’artista Michelangelo Pistoletto ed esposta negli spazi della fondazione Città della Arte.

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