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Oggi “Cento, un secolo di radio” omaggia Nino Taranto

Il ricordo della “spalla” per eccellenza di Totò

Oggi "Cento, un secolo di radio" omaggia Nino Taranto

Ci sarà il ricordo di Nino Taranto – grande attore comico italiano e indimenticabile spalla di Totò in molti dei suoi film – a “Cento, un secolo di radio”, in onda venerdì 23 febbraio alle 17.05 su Rai Radio 1.

Taranto iniziò la sua carriera nel 1933 nel teatro di rivista ed è stato anche uno dei comici in assoluto più presenti alla radio, dove accentuava la voce duttile e la gioiosa caratterizzazione napoletana. Negli anni ‘50 partecipò a molti dei varietà radiofonici del momento: “Rosso e nero”, 1951; “Chicchirichì”, 1953; “L’occhio magico”, 1954; “Fermo posta”, 1956. Fu anche conduttore, de “Il fiore all’occhiello”, 1958. Nel corso del programma verrano proposti alcuni suoi audio presi dai programmi “Mostra personale” (10 aprile 1958) e “Il mio spettacolo” (24 settembre 1961), nonché un ricordo personale sull’amico Totò da “Voci dal mondo” (16 aprile 1967), tutti trasmessi sul Secondo Programma.

Esordì al cinema nel 1938 con Nonna Felicita di Mattoli ma fu stabilmente attivo dal dopoguerra interpretando un centinaio di pellicole, a cominciare da I pompieri di Viggiù sempre di Mattoli (1949), strepitosa carrellata del teatro di rivista, e nello stesso anno Se fossi deputato, accanto a Marisa Merlini. Interprete versatile, ugualmente a suo agio con la paglietta tagliuzzata del macchiettista, con gli abiti dimessi dello sfortunato professore di Anni facili di Luigi Zampa (1953), per cui si aggiudicò un Nastro d’argento, con i ruoli brillanti di Accadde al commissariato di Giorgio Simonelli (1954), con la commedia di costume di Mariti in città di Luigi Comencini (1957) e con le calibrate prove drammatiche di Italia piccola di Mario Soldati (1957).

Egli riuscì però ad esprimere appieno la propria vis comica solo al fianco del grande Totò nella complicità di Totòtruffa 62 di Camillo Mastrocinque (1961).

Per lo spazio dedicato ogni venerdì alla voce del mattatore radiofonico, la proposta è quella di Vittorio Gassmann in uno sketch da “Special”, Secondo Programma, 25 giugno 1973.

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