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Oggi “Cento, un secolo di radio” ricorda Arnoldo Foà

Una voce inconfondibile da Radio Bari alla Rai

Oggi "Cento, un secolo di radio" ricorda Arnoldo Foà

Arnoldo Foà, attore, regista teatrale, doppiatore e scrittore che ha contribuito alla nascita di Radio Rai dalle ceneri dell’Eiar. Di lui si occupa “Cento, un secolo di radio“, condotto da Umberto Broccoli, nella puntata in onda giovedì 25 gennaio alle 17.05 su Rai Radio 1.

Foà, di famiglia ebraica, nel 1938 fu costretto a lasciare i corsi al Centro sperimentale di cinematografia di Roma a causa della promulgazione delle leggi razziali fasciste.

Nel 1943 si rifugiò a Napoli, la città dalla quale trasmetteva la radio del Psycological warfare branch dell’esercito alleato, e fu la sua voce ad annunciare la firma dell’armistizio. Foà si spostò poi in Puglia, dove iniziò a lavorare per Radio Bari, per la quale dal 23 settembre 1943 condusse con Aldo Giuffrè “Italia combatte”, il programma della Resistenza italiana che poi andrà in onda su Radio Napoli, su Radio Roma e poi su Radio Firenze. La trasmissione dava notizie sulle vicende belliche, lanciando appelli, leggendo proclami, svolgendo un efficace compito di informazione che si contrapponeva alla disinformazione e alla propaganda della Repubblica di Salò e della radio fascista. Verrà proposto un estratto di “Radio Bari. Italia combatte” in cui Arnoldo Foà legge le istruzioni del generale Harold Alexander, direttamente dal repertorio grezzo Teche Rai 1944.

In puntata si tornerà poi a parlare del programma “Alto Gradimento”, ideato negli anni ‘70 da Renzo Arbore e Gianni Boncompagni e andato in onda sul Secondo Programma. Verranno riproposti due personaggi inventati da Franco Bracardi: la cartomante Mortificazione, dalla voce asmatica che denota salute precaria, e Mafalda, scatenata fan sedicenne dei due conduttori. Per la rubrica dedicata ai grandi scrittori verranno letti alcuni versi di Carlo Emilio Gadda.

Appuntamento assolutamente da non perdere con un format radio che è ormai diventato un vero e proprio Cult. Ovviamente solo e soltanto su RaiPlay.

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