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Oggi in Radio: Anna Caterina Antonacci e Maxime Pascal con l’Orchestra Rai – Su Radio3 e in live streaming su RaiCultura.it

Oggi in Radio: Anna Caterina Antonacci e Maxime Pascal con l'Orchestra Rai - Su Radio3 e in live streaming su RaiCultura.it Oggi in Radio: Anna Caterina Antonacci e Maxime Pascal con l'Orchestra Rai - Su Radio3 e in live streaming su RaiCultura.itÈ interamente dedicato al repertorio francese il concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai in diretta giovedì 27 maggio alle 20 su Radio3 per Il Cartellone di Radio3 Suite e in live streaming su www.raicultura.it. dall’Auditorium Rai “Arturo Toscanini” di Torino. Protagonisti il grande soprano Anna Caterina Antonacci, che ha fatto della Francia e della cultura francese i suoi territori d’elezione e, sul podio dell’Orchestra Rai, Maxime Pascal, fra direttori i più versatili della sua generazione.
Dopo aver incarnato Cleopatra ne La mort de Cléopâtre di Hector Berlioz nel 2019, Anna Caterina Antonacci interpreta Poème de l’amour et de la mer per voce e orchestra op. 19, opera singolare e tra le più importanti di Ernest Chausson. Scritta tra il 1882 e il 1892, su testi dell’amico poeta Maurice Bouchor, solo undici anni dopo – l’8 aprile 1893 – fu presentata per la prima volta al pubblico della Salle Erard di Parigi nella sua versione con orchestra.
Nel programma del concerto, inoltre, due pagine di Maurice Ravel: i Valses nobles et sentimentales (Valzer nobili e sentimentali) e La valse. Composti nel 1911 nella versione per pianoforte, i Valses nobles et sentimentales furono poi orchestrati per il balletto Adélaide ou le language des fleurs (Adelaide o il linguaggio dei fiori), andato in scena per la prima volta a Parigi nel 1912 con lo stesso Ravel sul podio. La valse nacque invece sotto l’impulso dell’impresario dei Ballets russes Sergei Diaghilev, che incoraggiò l’autore a comporre un poema coreografico per poi rifiutarsi di ricavarne un balletto. Solo dopo otto anni dalla stesura definitiva, La valse fu messo in scena nel 1928 all’Opera di Parigi, grazie all’intuito della mecenate e danzatrice Ida Rubinštejn, riscuotendo un caloroso successo da parte del pubblico.

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