Nigeria e Marocco hanno firmato un memorandum d’intesa per il progetto di un gasdotto che rifornirà anche l’Africa occidentale e l’Europa. Quali gli sviluppi? Se ne parla a Radio 3 Mondo in onda martedì 27 settembre alle 11 su Rai Radio 3. Ospite di Laura Silvia Battaglia Aldo Liga, ricercatore all’Osservatorio Medio Oriente e Nord Africa dell’Ispi. Il progetto, per il quale non è stato fissato un calendario, viene realizzato in un contesto geopolitico caratterizzato da una forte domanda internazionale di gas e petrolio e da un’impennata dei prezzi in seguito all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Diversi Paesi, soprattutto in Europa, stanno cercando di ridurre la loro dipendenza dalle forniture russe. L’impianto, lungo 6.000 km, attraverserà 13 Paesi africani attraverso la costa atlantica e rifornirà gli stati senza sbocco sul mare di Niger, Burkina Faso e Mali, secondo quanto dichiarato. Si prevede che porterà più di 5.000 miliardi di metri cubi di gas naturale in Marocco e da lì sarà collegato direttamente al Gasdotto Maghreb Europa (GME) e alla rete europea del gas. La firma del memorandum NMGP si inserisce nel contesto di un’accresciuta rivalità regionale tra il Marocco e l’Algeria, il principale esportatore di gas naturale dell’Africa e il settimo al mondo. Il Marocco, con questo progetto, rafforza quindi notevolmente la posizione del Marocco nella regione subsahariana.
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