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Oggi in tv appuntamento con “Alle vittime senza nome”

L’Orchestra Rai con Peter Eötvös

Oggi in tv appuntamento con "Alle vittime senza nome"

In occasione degli 80 anni di Peter Eötvös, Rai Cultura propone il suo “Alle vittime senza nome”, nel concerto da lui diretto sul podio dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai, in onda martedì 2 gennaio alle 17.10 su Rai 5. Nel programma, oltre ad “Alle vittime senza nome” (su commissione Filarmonica della Scala, Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Rai e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino), le “Danze di Marosszék” di Kodaly e Il mandarino miracoloso di Bartók. Regia tv di Rossella De Bonis.

Eötvös ha studiato composizione a Budapest e a Colonia e dal 1962, compone musiche da film in Ungheria. Eötvös suonava regolarmente con l’Ensemble Stockhausen tra il 1968 e il 1976. Dal 1979 al 1991, è stato direttore musicale e direttore del Ensemble InterContemporain (EIC) e dal 1985 al 1988, è stato direttore ospite principale con la BBC Symphony Orchestra. Dal 2003 fino ad oggi è direttore ospite principale della Göteborg Symphony Orchestra.

Bartok venne educato alla musica sin dall’età di cinque anni, dapprima dalla madre che gli insegnò i rudimenti del pianoforte; a otto anni iniziò i primi tentativi di composizione di piccoli pezzi. In seguito, a soli dodici anni, divenne allievo di L. Erkel che lo iniziò alla composizione. Conobbe in quel periodo la musica tedesca, soprattutto Richard Wagner e Johannes Brahms; la scoperta della musica di Debussy fu per lui di fondamentale importanza per la sua evoluzione di compositore.

Kodály fu uno dei primi studiosi a considerare seriamente le melodie arcaiche di tradizione orale del proprio popolo e divenne uno dei pionieri della etnomusicologia. A partire dal 1905 visitò i villaggi più remoti per raccogliere canzoni tradizionali e nel 1906 stese la sua tesi sui canti popolari ungheresi (“Costrutto strofico nei canti popolari ungheresi”). Nello stesso periodo conobbe il compositore Béla Bartók e gli fece conoscere la musica folk.

Appuntamento assolutamente da non perdere.

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