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Oggi in TV: “Il segno delle donne”. Teresa Mattei

Oggi in TV: "Il segno delle donne". Teresa Mattei Oggi in TV: "Il segno delle donne". Teresa Mattei Teresa Mattei, partigiana, politica e pedagogista, è stata una figura straordinaria che ha dedicato la sua vita alla lotta per i diritti della Costituzione e dell’infanzia. La sua storia è raccontata nell’appuntamento con Angela Rafanelli e con “Il segno delle donne,” in onda mercoledì 27 settembre alle 21.10 su Rai Storia.

Nata a Genova il 1° febbraio 1921, Teresa Mattei si trasferì a Bagno a Ripoli, vicino a Firenze, nel 1932, insieme alla sua famiglia. Suo padre, un fervente antifascista, divenne un importante dirigente del Partito d’Azione. Fin da giovane, Teresa mostrò il suo impegno civile e la sua determinazione nell’opposizione al regime fascista. A soli 17 anni, nel 1938, fu espulsa dal liceo classico che frequentava e da tutte le Scuole del Regno perché protestò pubblicamente contro le leggi razziali.

Nonostante le difficoltà, Teresa continuò a studiare come privatista e si iscrisse alla Facoltà di Lettere e Filosofia. Nel 1942, insieme a suo fratello Gianfranco, si unì al Partito Comunista clandestino, adottando il nome di battaglia “Chicchi.”

Durante gli anni della Resistenza, Teresa fondò i Gruppi di difesa della donna a Firenze. Tuttavia, nel 1944, fu catturata dai tedeschi, subì torture e violenze sessuali. Questa tragica esperienza segnò profondamente la sua vita.

Nel 1946, a soli 25 anni, Teresa fu eletta all’Assemblea Costituente italiana, diventando la più giovane tra gli eletti. Contribuì alla stesura dell’articolo 3 della Costituzione italiana, che affronta il tema dell’uguaglianza.

Nel 1948, si sposò con Bruno Sanguinetti e divenne madre. Tuttavia, la sua felicità familiare fu segnata dalla morte improvvisa di Bruno nel 1950. Teresa continuò la sua attività politica e sociale, lavorando alla Casa della Cultura di Milano e impegnandosi nella lotta per i diritti dell’infanzia.

Nel 1955, ritornò a Firenze con il suo secondo marito, Iacopo Muzio, un dirigente del PCI, e nel 1958 nacque il suo terzo figlio, Gabriele. Nonostante il suo coinvolgimento politico e sociale, Teresa fu espulsa dal PCI per il dissenso nei confronti della linea politica di Palmiro Togliatti.

Negli anni ’60, Teresa fondò a Milano un centro di studi per la progettazione di servizi per l’infanzia e si dedicò alla ricerca cinematografica insieme a Marcello Piccardo e Bruno Munari. Questo portò alla creazione della Cooperativa di Monte Olimpino, che promosse il cinema realizzato dai bambini come forma di espressione creativa.

La sua vita continuò ad essere caratterizzata da attività politiche e sociali, comprese le lotte sociali in Toscana, dove si trasferì a Pisa. Nel 1983, la sua figlia Antonella si suicidò, causando un profondo dolore a Teresa.

Negli anni successivi, Teresa si impegnò nella Lega per il diritto dei bambini alla comunicazione, promuovendo campagne contro l’eccessivo utilizzo della televisione e sostenendo la cultura del rispetto e della pace. La sua vita fu un costante impegno per la giustizia, i diritti umani e l’infanzia.

La storia di Teresa Mattei è un esempio di determinazione, coraggio e dedizione alla causa dei diritti umani e dell’infanzia, e merita di essere ricordata come una delle figure più influenti del suo tempo.

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