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Oggi in TV: Passato e Presente. Le stragi di mafia del ’92

Oggi in TV: Passato e Presente. Le stragi di mafia del '92 Oggi in TV: Passato e Presente. Le stragi di mafia del '92Il 20 gennaio 1992 la Cassazione conferma in via definitiva le condanne del maxiprocesso di Palermo, che nel 1987 aveva smantellato il vertice di Cosa nostra. Totò Riina, capo indiscusso della mafia, decide di vendicarsi dei referenti politici che non sono stati in grado di “aggiustare” la sentenza. Il 12 marzo, a Mondello, viene ucciso Salvo Lima, democristiano, uomo di punta della corrente andreottiana in Sicilia. Riina decide di cercare nuovi referenti politici e contemporaneamente dà il via alla cosiddetta “stagione stragista” di Cosa nostra. Arrivano le bombe per Falcone e Borsellino. Una pagina dolorosa e tragica, riletta da Paolo Mieli e dal professor Salvatore Lupo a “Passato e Presente”, in onda mercoledì 19 luglio alle 13.15 su Rai 3 e alle 20.30 su Rai Storia.

Nel 1993, poi, arriveranno le bombe di Firenze, Milano e Roma. Tutte rivendicate da una fantomatica “falange armata”, sigla che ricorda gli anni della “strategia della tensione”. L’uccisione di Falcone non è solo una vendetta per gli esiti del maxiprocesso. È anche la volontà di bloccare preventivamente l’uomo che sta per diventare Procuratore nazionale antimafia, e dunque un pericoloso nemico. La morte di Borsellino è avvolta da misteri ancora maggiori. Il magistrato era venuto a conoscenza della “trattativa” appena avviata da alcuni uomini del Ros dei Carabinieri con i vertici della mafia. Una delle ipotesi ventilate in questi anni è che il magistrato abbia cercato di ostacolare la trattativa e che proprio questo gli sia costato la vita.

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