Gianni Rodari

Nel 1972 il Comune di Reggio Emilia, grazie all’opera del pedagogista Loris Malaguzzi, organizza una settimana di incontri di formazione per gli insegnanti delle scuole dell’infanzia. L’ospite è Gianni Rodari e lo straordinario frutto di quella settimana, chiamata Incontri con la Fantastica, è uno dei libri culto per tutti gli insegnanti a venire: “La grammatica della fantasia”. A Rodari Rai Cultura dedica “Gianni Rodari. Il profeta della fantasia” riproposto martedì 22 ottobre alle 17.00 su Rai Storia, in occasione dell’anniversario della sua nascita il 23 ottobre 1920.
Rodari è già un famoso giornalista e scrittore per l’infanzia, i suoi libri di filastrocche e storie per ragazzi hanno attraversato i confini nazionali e deliziato la fantasia di migliaia di bambini in tutto il mondo. Ma il successo di Rodari, come dimostra la sua riflessione teorica, non è frutto del caso; lo scrittore è un fine intellettuale, schierato col Partito Comunista ma al tempo stesso svincolato dalle cieche ideologie, acuto osservatore della realtà e divertente sperimentatore linguistico. L’opera di Rodari ha cambiato per sempre la produzione letteraria per l’infanzia, il mondo fiabesco di principi e castelli ha assunto le sembianze del quotidiano, i cavalieri e le fate sono diventati i piccoli eroi proletari della vita di tutti i giorni. Con Rodari la poesia attinge alla realtà e le dona l’indispensabile tocco di fantastico che non solo stimola il pensiero dei ragazzi, ma contribuisce fortemente a renderli adulti più completi e sfaccettati. La morte prematura di Rodari lascia in sospeso un percorso che avrebbe regalato ancora tanto ai lettori giovani e meno giovani, e a distanza di quarant’anni la sua eredità è oggi un’opera fresca e gioiosa capace di attraversare il tempo senza invecchiare. Le testimonianze della moglie Maria Teresa e della figlia Paola, delle maestre Maria Luisa Bigiaretti e Giulia Notari.
Rodari è già un famoso giornalista e scrittore per l’infanzia, i suoi libri di filastrocche e storie per ragazzi hanno attraversato i confini nazionali e deliziato la fantasia di migliaia di bambini in tutto il mondo. Ma il successo di Rodari, come dimostra la sua riflessione teorica, non è frutto del caso; lo scrittore è un fine intellettuale, schierato col Partito Comunista ma al tempo stesso svincolato dalle cieche ideologie, acuto osservatore della realtà e divertente sperimentatore linguistico. L’opera di Rodari ha cambiato per sempre la produzione letteraria per l’infanzia, il mondo fiabesco di principi e castelli ha assunto le sembianze del quotidiano, i cavalieri e le fate sono diventati i piccoli eroi proletari della vita di tutti i giorni. Con Rodari la poesia attinge alla realtà e le dona l’indispensabile tocco di fantastico che non solo stimola il pensiero dei ragazzi, ma contribuisce fortemente a renderli adulti più completi e sfaccettati. La morte prematura di Rodari lascia in sospeso un percorso che avrebbe regalato ancora tanto ai lettori giovani e meno giovani, e a distanza di quarant’anni la sua eredità è oggi un’opera fresca e gioiosa capace di attraversare il tempo senza invecchiare. Le testimonianze della moglie Maria Teresa e della figlia Paola, delle maestre Maria Luisa Bigiaretti e Giulia Notari.
Appuntamento da non perdere.
Commenta per primo