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Oggi in TV: Tutti gli “Italiani” di Rai Storia (canale 54) – Ritratti quotidiani dei grandi del nostro Paese

Oggi in TV: Tutti gli "Italiani" di Rai Storia (canale 54) - Ritratti quotidiani dei grandi del nostro Paese Oggi in TV: Tutti gli "Italiani" di Rai Storia (canale 54) - Ritratti quotidiani dei grandi del nostro PaeseUn viaggio che parte da lontano, dal ‘700 e dalla storia della prima donna a salire su una cattedra universitaria, a Bologna: Laura Bassi. Da martedì 10 novembre alle 16.00, Rai Storia apre quotidianamente la sua library di “Italiani”, con una lunga serie di ritratti in ordine cronologico dei protagonisti della vita culturale del nostro paese: scrittori, artisti, inventori, politici, premi Nobel, Italiani da studiare e da cui trarre ispirazione. Dopo Laura Bassi, si prosegue con gli anni del Risorgimento e Carlo Cattaneo, San Giovanni Bosco, Matilde Serrao, continuando con i nati subito dopo l’unità d’Italia come Vittorio Emanuele Orlando, Armando Diaz, Francesco Saverio Nitti, Grazia Deledda. E poi gli italiani venuti al mondo nell’ultimo decennio dell’Ottocento come Giuseppe Dosi, Ferruccio Parri, Tina Modotti, Giuseppe Tucci, Curzio Malaparte, oppure sotto le bombe della II guerra mondiale, come Giorgio Gaber, Fabrizio De Andrè, Gabriella Ferri.
La storia che apre la serie, è forse poco nota, ma di straordinario rilievo: lei si chiamava Laura Maria Caterina Bassi Verati – o Veratti, ed era nata a Bologna il 29 ottobre 1711. Fu la prima donna, forse al mondo, a salire su una cattedra universitaria, quando nel 1732 – a 21 anni – il Senato e l’Università di Bologna, dopo averle conferito una laurea in Filosofia, le assegnarono una cattedra universitaria per l’insegnamento della Fisica, in tempi in cui le donne erano ovunque escluse dagli studi e dalle professioni intellettuali. Nello stesso anno entrò come socia nell’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, fino ad allora solo maschile.
Laura Bassi condusse un’instancabile lotta per ottenere pari condizioni nell’insegnamento e i numerosi studi, che negli ultimi anni le sono stati dedicati, hanno messo in risalto l’importante ruolo da lei svolto nella diffusione della filosofia naturale newtoniana e delle ricerche, pionieristiche, sull’elettricità. Madre di numerosi figli, continuò l’attività accademica e nel 1776 ebbe la cattedra di fisica sperimentale nell’Istituto delle Scienze fondato da Marsili. Le sue dissertazioni, conservate all’Accademia delle Scienze di Bologna (una di chimica, tredici di fisica, undici di idraulica, due di matematica, una di meccanica e una di tecnologia) rimangono a testimoniare il ruolo di questa studiosa nella discussione scientifica del suo tempo.

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