Quando nel 1054 gli inviati di Papa Leone IX depositarono la bolla di scomunica sull’altare di Santa Sofia a Costantinopoli, probabilmente non immaginavano le conseguenze. Sarebbero stati necessari quasi mille anni per revocare quella rottura tra la Chiesa cattolica e quella ortodossa.
L’incontro che cambiò la storia
Nel 1964 accade qualcosa di straordinario. Paolo VI e il patriarca ortodosso Atenagora si incontrano e si abbracciano a Gerusalemme. Inoltre, quel gesto segna l’inizio di un percorso di riconciliazione che sembrava impossibile.
Quell’abbraccio rappresenta molto più di un semplice gesto diplomatico. Infatti, è il primo passo verso la fine di un conflitto millenario tra Oriente e Occidente cristiano.
La revoca delle scomuniche
L’incontro del 1964 porta a risultati concreti l’anno successivo. Paolo VI e Atenagora decidono di revocare reciprocamente le scomuniche che per secoli avevano diviso le due Chiese. Si tratta di un momento storico di portata eccezionale.
Tuttavia, i due leader religiosi avevano ambizioni ancora più grandi. Secondo loro, quel dialogo avrebbe dovuto portare alla pratica dell’intercomunione. In altre parole, la comune celebrazione eucaristica tra cattolici e ortodossi.
Un obiettivo mai raggiunto
Nonostante gli sforzi, l’intercomunione non si è mai realizzata. Alcuni ostacoli teologici e pratici hanno impedito questo passo finale. Ciononostante, il dialogo iniziato nel 1964 non si è mai interrotto del tutto.
Il percorso ecumenico ha conosciuto momenti di avanzamento e battute d’arresto. Ma quella stretta di mano a Gerusalemme rimane un punto di riferimento fondamentale.
L’appuntamento con Passato e Presente
Paolo Mieli e il professor Alberto Melloni raccontano questa straordinaria vicenda stasera su Rai Storia. L’appuntamento con “Passato e Presente” è fissato per domenica 19 ottobre alle 20.30.
I due esperti approfondiranno il significato di quell’incontro storico. Inoltre, analizzeranno le conseguenze del dialogo tra le due Chiese nei decenni successivi.
La puntata si inserisce nel contesto dell’anniversario della beatificazione di Paolo VI. Pertanto, l’occasione è ideale per ricordare uno dei momenti più significativi del suo pontificato.
Un dialogo lungo sessant’anni
Da quell’abbraccio del 1964 sono passati sessant’anni. Il cammino ecumenico ha prodotto risultati importanti, anche se non tutti gli obiettivi sono stati raggiunti. Le due Chiese hanno continuato a dialogare, superando diffidenze secolari.
Oggi il rapporto tra cattolici e ortodossi è profondamente diverso rispetto al passato. Merito anche del coraggio di Paolo VI e Atenagora, che seppero guardare oltre mille anni di divisioni.
Per approfondire la storia del papato, potete consultare la sezione dedicata su Vatican.va. Inoltre, per conoscere meglio i rapporti ecumenici, il sito del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani offre numerose risorse.
Non perdete l’appuntamento di stasera con “Passato e Presente” su Rai Storia.
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