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RaiPlay, a “ConverseRai” Alessandra Prampolini, Direttore Generale WWF Italia

RaiPlay, a "ConverseRai" Alessandra Prampolini, Direttore Generale WWF Italia RaiPlay, a "ConverseRai" Alessandra Prampolini, Direttore Generale WWF Italia«Se oggi dovessi convincere un giovane che ogni sua scelta, ogni suo passo, può avere un peso per il benessere del nostro pianeta, gli direi che nessun sogno è abbastanza grande per essere perseguito». Alessandra Prampolini, Direttore Generale WWF Italia – è la protagonista della nuova puntata di “ConverseRai”, il programma sull’inclusione della Direzione Contenuti Digitali, disponibile su RaiPlay dal 3 aprile.

Alessandra Prampolini racconterà anche quanto e come la tecnologia sia diventata fondamentale per proteggere la Natura: «con i radiocollari è possibile controllare gli spostamenti dei singoli animali; con i droni è possibile sorvegliare vaste aree protette; con sofisticati microfoni è possibile monitorare i suoni veri della Natura e individuare quelli di chi la sta minacciando con attività illegali».

Lavorare per la Natura significa anche potersi inserire dentro la grande tradizione del WWF. Come la conservazione delle oasi, per esempio: un’esperienza unica al mondo che da oltre 50 anni vede protette oltre 100 aree in Italia, quasi 30 mila ettari di territorio. Oppure tra gli educatori del WWF, per sensibilizzare e coinvolgere le generazioni future al rispetto dell’ambiente. Oppure tra i volontari specializzati, che trascorrono lunghi periodi a supervisionare progetti stagionali o a monitorare momenti delicati e commoventi, come la schiusa delle uova delle tartarughe.

Alessandra Prampolini indica anche tre semplici regole per chiunque voglia veramente fare qualcosa per l’ambiente: informarsi bene e spesso; usare strumenti sostenibili per spostarsi; consumare meno e in maniera consapevole.  Regole che le ragazze e i ragazzi di oggi sanno praticare con maggiore attenzione: «il loro è stato il primo movimento globale impegnato seriamente per proteggere il pianeta e l’ambiente. L’emergenza climatica è entrata nelle case di tutti, grazie anche alla loro tenacia».

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