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RaiPlay, a “ConverseRai” Giulia Spagnulo, giovane fumettista salernitana

RaiPlay, a "ConverseRai" Giulia Spagnulo, giovane fumettista salernitana RaiPlay, a "ConverseRai" Giulia Spagnulo, giovane fumettista salernitana«Chiunque voglia disegnare fumetti deve sempre trovare un modo di divertirsi, perché deve mantenere quella natura di gioco, a tutti i costi». Giulia Spagnulo, in arte Zuzu, giovane fumettista salernitana – è la protagonista della nuova puntata di “ConverseRai”, il programma sull’inclusione della Direzione Contenuti Digitali, disponibile su RaiPlay dal 10 aprile. 

Un’intervista densa di immagini e di visioni, in cui Zuzu dimostra una spiritualità ricca di sfumature. «Essere una fumettista significa guardare, significa vivere la vita due volte: vivere la vita di tutti i giorni e vivere la vita che vorresti raccontare su carta. È una doppia esistenza: ci si rifugia in una, quando l’altra non va molto bene».

Ma come nasce una graphic novel? «Nella scaletta delle cose che contano per me, al primo posto c’è la storia. In base a quella, tutto si adegua, a partire dal colore, il non-colore, il segno, il non-segno, la velocità con cui lavoro e il ritmo.  All’inizio, prende forme diverse, non riesco a fermare l’immagine di questa storia, che cos’è, di che parla, chi è il protagonista. Ho un processo creativo lunghissimo, che per molti mesi consiste nell’appuntarmi note, suggestioni e idee; solo col tempo sembrano andare tutte nella stessa direzione».

In “Cheese”, il suo fumetto d’esordio, Zuzu affronta temi forti, condivisi da molti giovani e da’ precisi consigli a chi ha disagi, disturbi alimentari e poca autostima.  Consigli che si alternano a suggerimenti di una giovanissima autrice originale e spontanea, figlia di uno psichiatra e di una psicologa. Nel suo secondo lavoro “Giorni felici”, Zuzu mette in scena emozioni, passioni, sentimenti e anche rabbia: «nasce da una serie di ingiustizie che il mondo, l’esperienza e la fragilità mi hanno portato. C’è un mondo di emozioni che tendiamo a ignorare quando c’è la rabbia protagonista, perché è una emozione un po’ spaventosa, cui diamo un’accezione estremamente negativa, più di quello che si meriti. Ed è, invece, un’emozione con una forza motrice, che ti aiuta a fare le cose, a cambiare. È una bella emozione, tutto sommato». 

E’ l’autrice più giovane mai pubblicata da Coconino, acclamata dal pubblico e considerata l’erede del pluripremiato fumettista Gipi.

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