Rapito di Marco Bellocchio stasera su Rai Storia: la storia di Edgardo Mortara

Il film premiato con sei Nastri d’argento e cinque David di Donatello

Una delle pagine più controverse della storia italiana torna in televisione. Stasera, domenica 14 dicembre, Rai Storia trasmette “Rapito” di Marco Bellocchio. L’appuntamento è alle 21.10 all’interno del ciclo “Binario cinema”.

Il film racconta una vicenda vera accaduta a metà dell’Ottocento. Una storia che scosse l’opinione pubblica internazionale e mise in discussione il potere temporale della Chiesa.

Il caso Mortara

Bologna, 1858. Un gruppo di funzionari dello Stato Pontificio bussa alla porta della famiglia Mortara. Salomone Mortara, ebreo bolognese, riceve un ordine che cambierà per sempre la sua vita. Deve consegnare il figlio Edgardo, appena sei anni.

Il motivo è agghiacciante. Il bambino sarebbe stato battezzato all’insaputa dei genitori quando aveva pochi mesi. Secondo le leggi del Vaticano, quindi, non può più crescere in una casa ebraica.

Il rapimento legale

Il piccolo Edgardo viene portato via con la forza. La destinazione è Roma. Lì viene rinchiuso in un collegio destinato ai figli degli ebrei convertiti. Inizia così una vicenda che durerà anni.

I genitori tentano invano di riavere il figlio. Nonostante gli appelli internazionali, le autorità pontificie rifiutano di restituirlo. Di conseguenza, il caso diventa un simbolo delle tensioni tra Chiesa e modernità.

Il film di Bellocchio

Marco Bellocchio affronta questa storia con il suo stile inconfondibile. Il regista esplora le dinamiche familiari e le implicazioni politiche del caso. Inoltre, analizza le contraddizioni di un’epoca di profondi cambiamenti.

Il cast è di prim’ordine. Fausto Russo Alessi interpreta il giovane Edgardo. Paolo Pierobon e Fabrizio Gifuni danno vita ad altri personaggi chiave della vicenda.

Un cast stellare

Accanto a loro recitano Filippo Timi e Barbara Ronchi. Ogni attore contribuisce a restituire la complessità di questa storia. Pertanto, il risultato è un film corale di grande intensità.

La regia di Bellocchio equilibra il dramma personale con il contesto storico. Il racconto procede su due binari paralleli. Da un lato c’è la sofferenza della famiglia Mortara. Dall’altro emergono le dinamiche di potere dello Stato Pontificio.

I riconoscimenti

“Rapito” ha conquistato critica e pubblico. Il film ha vinto sei Nastri d’argento. Tra questi spiccano i premi per miglior film e miglior regia. Inoltre, ha ottenuto cinque David di Donatello.

Questi riconoscimenti testimoniano la qualità dell’opera. Il film di Bellocchio non si limita a raccontare una storia. Invece, offre una riflessione profonda su temi ancora attuali.

Una storia universale

Il caso Mortara parla di fanatismo religioso e abuso di potere. Tuttavia, solleva anche questioni sull’identità e sull’appartenenza. Sono temi che risuonano ancora oggi.

La vicenda di Edgardo divenne un caso internazionale. L’opinione pubblica europea si schierò contro il Vaticano. Nonostante ciò, il bambino non tornò mai alla sua famiglia.

Il ciclo Binario cinema

Rai Storia propone “Rapito” all’interno di “Binario cinema”. Il ciclo offre una selezione di film italiani di qualità. Pertanto, rappresenta un’occasione per riscoprire opere recenti del nostro cinema.

La programmazione punta su titoli che hanno segnato il dibattito culturale. “Rapito” si inserisce perfettamente in questa linea. Il film unisce rigore storico e capacità narrativa.

L’appuntamento è quindi per stasera alle 21.10 su Rai Storia. Un’occasione per conoscere o rivedere uno dei film italiani più importanti degli ultimi anni. Una storia che continua a interrogarci sulla libertà e sulla giustizia.

Autore

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*