Vai al contenuto

Recensione: “La ballata del letto vuoto” – Un mazzo di chiavi può cambiare una vita

Recensione: “La ballata del letto vuoto” - Un mazzo di chiavi può cambiare una vita Recensione: “La ballata del letto vuoto” - Un mazzo di chiavi può cambiare una vitaLa ballata del letto vuoto
di William Wall
Traduzione di Stefano Tettamanti
Edizioni Nutrimenti

Dopo la scomparsa del marito, trovato morto di infarto in un modo tragico comico seduto sul water, la moglie scopre che lui la tradiva grazie ad un mazzo di chiavi consegnatele da una donna misteriosa.
Da qui il viaggio in Italia a Camogli per scoprire la verità e si troverà, suo malgrado, “seduta nel caos della sua vita, (quella del marito), una vita piena di debiti” che saranno accollati tutti sulle sue spalle.

“Mi sento come mi avesse catturato una tromba d’aria e vengo sollevata in cielo senza poter opporre resistenza”. È una delle intense descrizioni che fa l’autore sullo stato d’animo devastato di Kate, ma l’incontro con Anna Ferrara, un’anziana signora che vive a Camogli nello stesso stabile di Kate, la aiuterà poco, a poco, a ritrovare un senso per continuare a vivere.

Anna è una donna estremamente interessante che insegna a Kate l’italiano in un modo divertente e spassoso rasentando spesso lo “scurrile” ma che dà un tocco di originalità e di leggerezza al romanzo. Ha un passato di giornalista, scrittrice e staffetta della resistenza che appassionerà talmente Kate, riuscendo a coinvolgerla a tal punto da levigare “il dolore che è una bestia che ti mangia dentro”.

“Mi sono venute le mestruazioni e ho le mutande sporche di sangue. Macchie di sangue anche sulle lenzuola”. Una constatazione normale, di una donna in età fertile, solo che a descriverla, è William Wall, l’autore del libro, che raccontando la storia di Kate in prima persona onnisciente, dimostra una grande abilità nel tratteggiare gli aspetti interiori, nonché quelli psicologici e somatici dei protagonisti, soprattutto quelli femminili.

La trasformazione di Kate, che avendo smarrito la valigia con tutti i suoi vestiti, si troverà “costretta” non senza una nota di perversione, a indossare non solo gli abiti e il profumo ma perfino la biancheria intima della rivale, sarà graduale ma liberatoria.

William Wall è nato a Cork nel 1955 e ha scritto sei romanzi, tre raccolte di racconti e quattro volumi di poesia. Vive tra Irlanda e Camogli in Liguria e traduce dall’italiano. Con la raccolta The Islands, si è aggiudicato il Drue Heinz Literature Prize, prestigioso premio americano per racconti in lingua inglese.

Autore

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Send this to a friend