Dal 4 al 13 luglio, il borgo medievale di Santarcangelo di Romagna ospita la nuova edizione del prestigioso festival di arti performative. Dieci giorni intensi di spettacoli, concerti e riflessioni artistiche attendono il pubblico.
Tomasz Kirenczuk alla direzione artistica
Per il quarto anno consecutivo, il curatore polacco Tomasz Kirenczuk guida il festival. Il drammaturgo e critico ha scelto “Not yet” come tema portante dell’edizione 2025. Inoltre, questo concept invita a riflettere sull’incertezza dei nostri tempi.
Il festival presenta un programma ricchissimo. Infatti, saranno presenti 38 compagnie italiane e internazionali, con 20 prime nazionali. Oltre 140 proposte animeranno la città, accompagnate da 9 djset e 8 incontri pubblici.
Piazza Ganganelli: il cuore pulsante del festival
Quest’anno piazza Ganganelli torna centrale nell’esperienza del festival. Infatti, ospiterà tre performance, cinque concerti gratuiti e numerosi momenti di convivialità. La piazza diventa così un vero palcoscenico a cielo aperto.
Il sindaco Filippo Sacchetti e l’assessore Luca Paganelli sottolineano l’importanza di questa scelta. “Da diversi anni si sentiva l’esigenza di restituire centralità a piazza Ganganelli”, spiegano. Pertanto, questo rappresenta un punto di partenza strategico per la città.
Performance in piazza: tre appuntamenti imperdibili
Slamming di Xenia Koghilaki apre le danze dal 4 al 6 luglio. Inoltre, trasforma le pratiche del mosh pit in una forma di danza condivisa.
When the calabash breaks va in scena dall’8 al 10 luglio. Pertanto, il pubblico potrà assistere a una performance che affonda le radici nei rituali afro-diasporici.
Los inescalables Alpes, buscando a Currito di La Chachi chiude la rassegna dall’11 al 13 luglio. Infatti, propone una decostruzione del flamenco che incontra il krump.
Musica: sovversione e sperimentazione
Il programma musicale del festival abbatte i binarismi di genere. Inoltre, utilizza gli strumenti della sovversione queer e femminista per creare nuove narrazioni sonore.
Il 4 luglio Lamante apre la rassegna musicale. Successivamente, il 5 luglio Elasi esplora il mondo della percezione attraverso sonorità diverse.
R.Y.F. porta le sue sonorità elettropunk il 6 luglio. Inoltre, il 10 luglio Lüzai offre un viaggio corporeo e sensoriale. Infine, Queen of Saba chiude la rassegna il 12 luglio.
Bisonte Café: il ritorno di un luogo cult
Dopo alcuni anni di assenza, il Bisonte Café torna ad animare le sere del festival. Infatti, diventa un luogo dove rilassarsi, incontrarsi e lasciarsi trasportare da sonorità ricercate.
La proposta food & drink nasce dalla collaborazione tra Nécessaire di Rimini e Osteria da Oreste. Inoltre, il Centro Festival ospita la ristorazione curata da Aldéia, cooperativa che gestisce il Povero Diavolo.
Imbosco: la dimensione notturna del festival
Il centro notturno del festival riflette un nuovo modo di vivere l’esperienza artistica. Infatti, Imbosco mette al centro l’ascolto e la lentezza, creando spazi di respiro e riflessione.
L’interesse verso pratiche femministe ed ecologie queer caratterizza le proposte. Pertanto, i collettivi Industria Indipendente, KEM e Parini Secondo curano lo spazio notturno.
Le ex-corderie: spazi industriali per nuove narrazioni
Per la prima volta dal 2013, il festival utilizza gli spazi delle ex-corderie. Infatti, questo complesso industriale dismesso accoglie quattro proposte artistiche innovative.
ECHO DANCE OF FURIES di Dewey Dell esplora come la paura possa innescare cambiamento. Inoltre, This Resting di Ewa Dziarnowska riflette sul rapporto tra danza e socialità.
THREESOME di Wojciech Grudziński indaga storia e identità queer dei corpi. Infine, Entepfuhl di Alina Arshi propone una riflessione sulla costruzione dell’identità.
Oltre i confini: il festival si espande
Il Santarcangelo Festival oltrepassa i confini comunali, raggiungendo altre tre località. Infatti, Longiano, Poggio Torriana e Rimini ospitano spettacoli della rassegna.
A Longiano, il Teatro Petrella accoglie Qui a peur di Davide-Christelle Sanvee. Inoltre, {a lesbian tragedy} di Silvia Calderoni e Ilenia Caleo esplora fenomeni sottili della percezione.
Il gran finale al Teatro Galli
Il festival si chiude il 13 luglio al Teatro Galli di Rimini con UNARMOURED di Clara Furey. Inoltre, questa performance immersiva trasforma il corpo in architettura mutevole.
Il collettivo di performer queer porta in scena frammenti delle proprie storie. Pertanto, rende visibili le nozioni di cura ed empatia in un’esperienza che supera i confini dell’individualità.
Informazioni pratiche
I biglietti costano 13 euro, ridotto 11 euro. Inoltre, sono previste riduzioni per under 26, Soci Coop e possessori di abbonamenti di trasporto pubblico.
L’abbonamento intero costa 50 euro per 5 spettacoli. Tuttavia, l’abbonamento under 30 è disponibile a 35 euro. Per informazioni: [email protected] o tel. 0541 626185.
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