SPES, per raccontare il senso della speranza
 | 

SPES, per raccontare il senso della speranza

Incoronata Boccia, con la partecipazione di Stefano Ziantoni, conduce il nuovo programma di Rai Vaticano e Rai Approfondimento

(none)
“Possa il Giubileo essere per tutti occasione per rianimare la speranza”: così Papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo 2025.
Parole da cui prende spunto SPES, il nuovo programma di Rai Vaticano e Rai Approfondimento, condotto da Incoronata Boccia, vicedirettore del Tg1, con la speciale partecipazione di Stefano Ziantoni, responsabile di Rai Vaticano, in onda alle 23.55 su Rai 3, da sabato 12 aprile fino al 7 giugno.
Nove puntate per andare alla radice e all’essenza dell’Anno Santo in corso: la speranza. Che cosa è la speranza? Dove trovarla? Chi dà speranza e soprattutto c’è ancora speranza? SPES va alla ricerca del senso di speranza oggi. E lo fa sfogliando quelli che sono i temi della nostra attualità. In un mondo dominato da guerre, conflitti, disordini, disagi esistenziali come si può parlare di giovani, creato, anziani, lavoro, poveri, scienza e pace? Come trattare questi temi spesso imprigionati solo in statistiche e indici economici?
SPES va alla ricerca di storie di speranza, declinando questi temi con parole chiave: i giovani tra sogno e delusione, il creato come disordine e armonia, gli anziani tra fiducia e timore. E ancora, il limite e il desiderio di cui vivono le giovani coppie, la serenità e lo sconforto che alimenta chi vive di lavoro e soprattutto la pace giusta, ottenuta con pazienza entro confini sicuri. Sentimenti e passioni autentiche che SPES cerca nella testimonianza di laici e di religiosi, ma anche di studiosi e di professionisti. Uomini e donne impegnati quotidianamente con il loro lavoro a infondere fiducia e a tracciare segni di speranza.
SPES accoglie l’invito che Papa Francesco ha rivolto ai giornalisti e ai comunicatori in occasione del Giubileo a loro dedicato: “Il vostro storytelling sia anche hopetelling”. Raiplay.

Autore

Articoli simili

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *