Stasera 5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità

Stonehenge, il cerchio perduto

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Utilizzando una tecnologia all’avanguardia, un team di ricercatori avrebbe trovato l’ubicazione originale di Stonehenge, risolvendo una delle sfide più difficili affrontate dagli archeologi: ritrovare la posizione di un monumento perduto, a lungo smantellato e nascosto dalla storia. Una scoperta al centro dell’appuntamento con Giorgio Zanchini e il suo “5000 anni e più. La lunga storia dell’umanità”, in onda giovedì 13 marzo alle 21.10 su Rai Storia. Filmando dieci anni di lavoro, il doc combina immagini straordinarie alle indagini forensi e all’utilizzo di elaborazioni generate dal computer per il racconto che cambia la comprensione di questa misteriosa reliquia della storia antica. Rivelazioni che riscrivono la storia del monumento e del cerchio perduto di Stonehenge.

Tra le varie ipotesi avanzate sui motivi dell’edificazione e sulla sua funzione, si distingue quella che possa rappresentare un “antico osservatorio astronomico”, con un significato particolare ai punti di solstizio ed equinozio, anche se l’importanza del suo uso per tale scopo è dibattuta. Il sito fu aggiunto alla lista dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO nel 1986.

Stonehenge all’alba del solstizio d’estate (21 giugno 2005), con una folla di 19.000 persone che hanno aspettato l’alba tutta la notte

Oltre che meta del turismo di massa, Stonehenge è luogo di pellegrinaggio per molti seguaci del celtismo, della wicca e di altre religioni come il neopagane, e fu teatro di un festival musicale libero tra il 1972 e il 1984; nel 1985 tale festival fu bandito dal governo britannico a causa del violento confronto tra la polizia e alcuni partecipanti che divenne noto come la battaglia di Beanfield. Diodoro Siculo (I secolo a.C.) potrebbe fare riferimento a Stonehenge in un passo della sua Bibliotheca historica. Citando Ecateo di Abdera, uno storico del IV secolo e “certi altri”, Diodoro dice che “in una terra oltre i Celti” (cioè la Gallia) c’è “un’isola non più piccola della Sicilia”.

Raiplay.

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